ANDREOLI, Giuseppe
Patriota, nato a San Possidonio (Modena) nel 1791, insegnò umanità nel collegio oblato di Correggio. Affigliato nella primavera del 1820 alla Carboneria dai fratelli Carlo e Giuseppe Fattori, nell'anno successivo aggregò il farmacista Domenico Galvani, lo studente Giovanni Ragazzi, i fratelli Flaminio e Ippolito Lolli. Le confessioni strappate dal Besini ai più deboli, caduti nei lacci della sua perfidia, travolsero nella tempesta anche il buon sacerdote Andreoli. Arrestato e condotto a Rubiera, antico castello fra Modena e Reggio, negò il fatto imputatogli, ma in seguito si confessò carbonaro al capitano Malagoli, messogli ai fianchi come spia. Il duca Francesco IV si mostrò verso di lui inesorabile, né valse a salvarlo il vescovo di Reggio, accorso a perorare la sua causa. Il 15 ottobre 1822 fu sconsacrato, il 16 gli fu letta la sentenza e il 17 fu giustiziato.
Bibl.: E. Fontana, in Rassegna storica del Risorg. ital., a. IV, fasc. VI, p. 707; a. V, fasc. IV, p. 686; V. Cottafavi, Per il centenario del martirio di Don Giuseppe Andreoli, Correggio 1922.