Patriota (San Possidonio, Modena, 1791 - Rubiera 1822), agrimensore, poi prete e insegnante a Correggio. Affiliato alla carboneria (1820) e attivo propagandista, arrestato (1821) e confidatosi a un falso detenuto, spia della polizia modenese, fu condannato a morte con altri nove carbonari, tutti graziati o contumaci, e decapitato dopo essere stato sconsacrato, pare, dal vescovo di Carpi, essendosi rifiutato di farlo quello di Reggio nell'Emilia.