ADAMI, Giuseppe
Commediografo nato a Verona nel 1878. Si dedicò giovanissimo al giornalismo, collaborando all'Arena, e poi, dal 1913, come critico musicale, a La Sera di Milano, dove risiede. Ha scritto molte commedie: I fioi de Goldoni (1905), El paese de l'amor (1907), con Arnaldo Fraccaroli, Bezzi e basi (1915) in veneziano; e in italiano La sorella lontana (1909), La capanna e il tuo cuore (1913), Pierrot innamorato (1914), Capelli bianchi (1915), la migliore delle sue commedie. Altri lavori dell'A. apparvero dipoi: La Pioggia d'oro, Tacito (1919), Parigi (1921), La piccola felicità (1922), Manon (1922), La moglie celebre (1923), il Letto di rose (1924), La Bambola di Francia (1925). La Sagredo (1926). L'A. ha scritto anche parecchi libretti per opera dei quali i più notevoli sono La via della finestra, per Riccardo Zandonai, e quelli per Giacomo Puccini, La Rondine, il Tabarro, Suor Angelica, e, con Renato Simoni, Turandot. E anche autore di soggetti cinematografici e di un'azione coreografica Vecchia Milano, per la musica di Franco Vittadini (Scala, 1928). Le sue commedie sono tenui ma graziose e piacenti per delicatezza di affetti, compostezza di espressioni, vaghezza colorita di stile.