VERO MASSIMO, Giulio (Iulius Verus Maximus)
Figlio di Massimino Trace. Fu nominato Cesare probabilmente nel 236. Ucciso dai soldati insieme al padre nel 238, forse all'età di 20 anni. L'Historia Augusta (Max. duo, 27) lo dice di eccezionale bellezza. Le monete ce ne mostrano un ritratto molto somigliante a quello del padre, dal naso lungo e il mento sporgente. Ha i capelli tagliati corti ed è sbarbato.
Sono considerati come possibili immagini di V. M. quattro ritratti: 1-2) due teste della Gliptoteca Ny Carlsberg a Copenaghen; 3) un busto del Museo Capitolino; 4) una testa del museo di Berlino. Nei primi tre si nota una certa somiglianza con i ritratti monetali; per la testa di Berlino, invece, piuttosto dissimile dalle precedenti, è stata messa in dubbio, anche di recente, la sua appartenenza a V. M. (A. Giuliano) ed è stata proposta l'identificazione con Alessandro Severo.
Monumenti considerati. - Teste nn. 1 e 2: C. Jacobsen, Glyptotek, p. 254, nn. 745-46. Busto del Museo Capitolino: Brit. School, Cat. of the Anc. Sculp. in the Munic. Mus. in Rome, Mus. Capitolino, p. 207, n. 63. Testa n. 4: C. Blümel, Röm. Bildnisse, p. 41, tav. 64; A. Giuliano, in Arch. Class., III, 1951, p. 181 ss.
Bibl.: Hohl, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 808 ss., s. v. Julius, n. 527; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, p. 119 ss.; H. P. L'Orange, Studien zur Geschichte des spätantiken Porträts, Oslo 1933, p. 96; R. Delbrück, Die Münzbildnisse von Maximinus bis Carinus, Berlino 1944, p. 67. Monete: H. Cohen, Monn. Emp., IV, p. 524 ss.; H. Mattingly-E. A. Sydenham, Roman Imperial Coinage, IV, 2, Londra 1945, p. 154 ss.
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