GIULIO URSO SERVIANO, Lucio (L. Iulius Ursus Servianus)
Personaggio romano del tempo di Traiano e di Adriano (di cui aveva sposato la sorella), illustratosi per cariche militari e civili: nato nel 47, nel 134 fu console per la terza volta. Nel 136 fu giustiziato, sotto l'accusa di avere complottato per impadronirsi dell'Impero.
Un busto di marmo, ora a Londra (Apsley House), dedicato da un Crescente liberto a L. Urso console per la terza volta, fu identificato dal Visconti come suo ritratto. L'attribuzione è da considerare esatta, nonostante egli avesse all'epoca del suo terzo consolato ottantasette anni e fosse quindi assai più vecchio del G. U. del busto, che rappresenta un uomo anziano senza barba, calvo nella parte superiore della testa. L'artista però può essersi ispirato a un ritratto già esistente.
La fronte corrugata e le labbra sottili sembrano indicare un carattere energico e collerico. Il naso è restaurato. Il Bernoulli, in base alla riproduzione data dal Visconti nella sua Iconografia Romana, confrontò il busto di Londra con uno del Museo Lateranense (n. 314) ritenuto di epoca repubblicana, avanzando l'ipotesi che si trattasse della stessa persona, diversa perciò dal personaggio dell'epoca adrianea. Ma più recentemente lo Studniczka ha sostenuto che il ritratto del Laterano è da identificarsi con il cognato di Adriano.
Bibl.: E. Q. Visconti, Iconografia Romana, Milano 1818, p. 290; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., I, Stoccarda 1882, p. 280; A. Michaelis, Ancient Marbles in Great Britain, Cambridge 1882, p. 429, n. 3; Fr. Studniczka, in Leipziger Winckelmannsblatt, 1924; R. West, Röm. Porträt-Plastik, II, Monaco 1933, p. 84; A. Giuliano, Catalogo dei ritratti romani del Museo Profano Lateranense, Città del Vaticano 1957, p. 49, n. 53, tav. 36-37.