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Mazzarino, Giulio Raimondo

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Cardinale e statista (Pescina, L'Aquila, 1602 - Vincennes 1661). Figlio di un funzionario dell'amministrazione dei feudi di Filippo Colonna, passò la giovinezza a Roma (allievo dei gesuiti) e nel 1619 accompagnò in Spagna, alle univ. di Alcalá e di Madrid, Girolamo Colonna. Richiamato a Roma nel 1621, ufficiale nel reggimento dei Colonna in Valtellina (1623-26), laureatosi in legge nel 1628, subito dopo iniziò la sua attività diplomatica, ai servizî del pontefice, che lo condusse a negoziare il trattato di Cherasco (1631) e quello segreto di Torino (1632) tra Francia e Savoia. Tali pratiche diplomatiche misero M. in frequente e diretto contatto col card. Richelieu (il primo incontro personale dei due risale al 29 genn. 1630) e presso di lui, a Parigi, fu inviato dal papa Urbano VIII nella primavera del 1632 per ottenere il favore francese alla progettata occupazione sabauda di Ginevra. In tale occasione ricevette a Parigi la tonsura (unico suo grado ecclesiastico: M. non ebbe nessuno degli ordini maggiori e non fu mai prete). Ritornato a Roma, si pose al servizio del cardinale Antonio Barberini e fu vicelegato ad Avignone e nunzio straordinario a Parigi dal 1634 al 1636. Osteggiato dalla Spagna, che gli impediva di ottenere il cappello cardinalizio, intimo ormai di Richelieu, nel 1639 accettò la cittadinanza francese e passò al servizio della Francia; cardinale dal 1641, fu indicato da Richelieu morente a Luigi XIII quale suo successore e il 5 dic. 1642 fu nominato dal re primo ministro. Arbitro ormai della politica francese, soprattutto dopo la morte di Luigi XIII (1643), tale rimase fino alla morte, sostenuto sempre dalla regina madre Anna d'Austria (la tradizione dei suoi amori con Anna è valsa a rendere popolare la sua figura). Superata l'ostilità dei parlamentari e dei principi che era sboccata nella Fronda, continuò l'opera iniziata da Richelieu cercando di rafforzare l'autorità regia e l'accentramento monarchico; in politica estera, con le paci di Vestfalia (1648) e dei Pirenei (1659), riuscì a distruggere l'egemonia degli Asburgo assicurando quel predominio europeo della Francia che è passato alla storia col nome di Luigi XIV ma la cui origine è da ricercare nella politica e nelle realizzazioni di M., cui lo stesso Luigi XIV, ormai maggiorenne, aveva lasciato intatto il potere. La sua sostanza, calcolata a 125 milioni di lire oro, che M. aveva già donato al re, andò divisa fra i nipoti Mancini e Martinozzi; ma in gran parte toccò al duca di Meilleraye, marito di Ortensia Mancini, che assunse il titolo di duca di Mazzarino. La linea si estinse nel 1731, e per via femminile l'eredità passò ai Grimaldi di Monaco.

Vedi anche
Fronda Movimento politico che operò in Francia fra il 1648 e il 1653. Esso aveva alla radice il diffuso malcontento per la pressione fiscale, dovuta alla partecipazione francese alla guerra dei Trent’anni. In questo quadro, la Fronda costituì il tentativo dell’aristocrazia di toga e poi di spada di riconquistare ... Anna d'Asburgo, detta A. d'Austria, regina di Francia Anna d'Asburgo, detta Anna d'Asburgo, detta A. d'Austria, regina di Francia d'Austria, regina di Francia. - Figlia (Valladolid 1601 - Parigi 1666) di Filippo III re di Spagna, moglie di Luigi XIII (1615). Avversata dalla suocera e dal Richelieu, trascurata dal marito, partecipò alle congiure di Gastone ... Armand-Jean Du Plessis de Richelieu Cardinale e uomo politico (Parigi 1585 - ivi 1642). Di famiglia nobile ma non illustre, ebbe un'educazione letteraria accurata. L'improvvisa rinuncia al vescovado di Luçon, cui la famiglia Du Plessis aveva diritto dal 1584, da parte del fratello Alphonse fattosi certosino, allontanò Richelieu, Armand-Jean ... Làura Martinozzi duchessa di Modena Figlia (Fano 1635 - Roma 1687) del conte Girolamo e di Margherita Mazzarino, sorella del cardinale, sposò (1655) il futuro duca di Modena, Alfonso IV d'Este; alla morte di questo (1662), tenne fino al 1674 la reggenza dello stato per il figlio Francesco II. Sua figlia Maria Beatrice sposò Giacomo II ...
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  • Mazzarino, Giulio Raimondo
    Dizionario di Storia (2010)
    Cardinale e statista (Pescina, L’Aquila, 1602-Vincennes 1661). Figlio di un funzionario dell’amministrazione dei feudi di Filippo Colonna, passò la giovinezza a Roma (allievo dei gesuiti) e nel 1619 accompagnò in Spagna, alle univv. di Alcala e di Madrid, Girolamo Colonna. Richiamato a Roma nel 1621, ...
  • MAZZARINO, Giulio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 72 (2008)
    Olivier Poncet MAZZARINO (Mazzarini, Mazarin), Giulio. – Nacque a Pescina, nei pressi de L’Aquila, il 14 luglio 1602, primo figlio sopravvissuto di Pietro e di Ortensia Bufalini. Fino alla morte continuò a firmarsi Mazzarini e, a partire dall’insediamento in Francia, anche Mazarin. Il nonno paterno ...
  • MAZZARINO, Giulio Raimondo
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Luigi Simeoni Cardinale italiano e primo ministro di Francia, nato a Pescina (Aquila) il 14 luglio 1602, morto a Parigi il 9 marzo 1661. Egli continuò, sviluppò e realizzò il programma politico del Richelieu: e a lui deve la Francia l'acquisto dell'Alsazia, di parte della Fiandra francese, della Cerdagna ...
Vocabolario
giulìo
giulio giulìo agg. – Variante poet. ant. di giulivo: S’i’ non ti veggo ogn’or donna giulìa (Poliziano); Verde ride il tuo velo a la giulìa Primavera d’amore (Carducci).
giùlio¹
giulio1 giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane...
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