PULLÈ, Giulio
Autore drammatico, nato a Verona il 25 febbraio 1814, morto a Legnano nel giugno 1894: assunse il nome letterario di Riccardo di Castelvecchio. Di famiglia comitale originaria delle Fiandre, il P. si addottorò in legge a Padova; entrato nell'amministrazione austriaca, fu inviso ai patrioti. In contatto, per il suo ufficio, con comici e con autori, fu preso dalla passione per il teatro e scrisse e fece rappresentare Nostalgia, Giulia ovvero una passione sfortunata (che fu interpretata dalla Ristori), Ugo Foscolo (con protagonista Ernesto Rossi), che furono tutte accolte male dal pubblico in odio all'autore. Maggiore indulgenza trovarono La cameriera astuta (1859), La notte di San Silvestro, La donna romantica e il medico omeopatico (1858). La guerra del 1859 lasciò libero l'autore e rese meno ostili le accoglienze del pubblico, a: La donna bigotta, La collana della regina, Frine, Il duca di Reichstadt, ecc. Tentò la commedia patriottica con Patria, Delia o la libertà, Dopo la pace di Villafranca; il dramma romanzesco con la Donna pallida e quello che si potrebbe chiamare poliziesco, con La famiglia ebrea.
Avendo assunto una compagnia propria, tradusse e ridusse una quantità di lavori compreso Il padrone delle ferriere. Nei lavori originali (almeno 35) si rivela osservatore acuto tanto nella commedia sociale quanto nei lavori storici. In tutti sa creare persone vive e sa trarre frutto dalle risorse del teatro.