Poeta (Napoli 1570 circa - ivi 1646 circa); si può considerare il padre della letteratura dialettale napoletana d'arte. Le sue opere principali sono La vajasseide (1612), cioè poema delle serve ("vajasse"); Micco Passaro 'nnamorato (1619), poema sulle imprese di un guappo; Viaggio in Parnaso (1621), poema in 7 canti, in ottave, che descrive un ideale viaggio dell'autore nel mondo dei poeti; Lo cerriglio 'ncantato (1628), anch'esso in ottave e anch'esso in 7 canti, dedicato a un'osteria. Sovente il C. raggiunge una certa vivezza amaramente sarcastica, un effetto comico intenso soprattutto quando il suo occhio si posa sul mondo variopinto della Napoli contemporanea.