BENSO, Giulio
Pittore, nacque a Pieve di Teco nel 1601; mori a Genova nel 1668. Frequentata la scuola che il Paggi aveva aperta dopo il suo ritorno da Firenze, il B. trascorse la giovinezza tra il soggiorno genovese dei grandi maestri fiamminghi e il fiorire dei migliori affreschisti paesani. Abilissimo nel giuoco prospettico, nel chiaroscuro e nel movimento della composizione, tanto da gareggiare con l'Ansaldo, ebbe uno stile suo proprio e nelle pitture ad olio un caratteristico modo di pennelleggiare; deciso e definito nel disegno, amò il colorito robusto e il forte ombreggiare; ma non tutta la sua opera è nota, né la sua personalità è chiaramente definita. Molte sue decorazioni murali andarono distrutte con la demolizione delle chiese genovesi di S. Domenico e dello Spirito Santo, ma rimangono ancora gli affreschi dell'Annunziata, che sono il suo capolavoro. Altre opere sue si trovano a Sestri Ponente, a Voltri, a Spotorno e a Pieve di Teco.
L'attività del Benso si svolse anche all'estero, specie a Vienna.
Bibl.: H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente).