BELVEDERI, Giulio
Ecclesiastico, nato a Bologna il 3 aprile 1882, morto a Roma il 28 settembre 1959. Ordinato sacerdote nel 1904, insegnò storia (1906) e poi Sacra scrittura (1907) nel seminario di Bologna; fu anche membro della R. Commissione conservatrice dei monumenti dell'Emilia. Chiamato da Pio XI (1922) al Pontificio istituto di archeologia cristiana, diresse la Rivista di archeologia cristiana, insegnò archeologia cristiana al Pontificio ateneo di Propaganda Fide e fondò la "Società degli amici delle catacombe" che ebbe un proprio organo nel Bollettino degli amici delle catacombe (1930-43).
Tra le opere del primo periodo si ricordano: Biblioteca arcivescovile e Libreria Breventani: Catalogo dei manoscritti (Forlì 1911, in collab. con A. Manaresi); Chartularium Studii Bononiensis, vol. III: Monastero di S. Stefano di Bologna (Bologna 1916). Dell'attività nel campo dell'archeologia cristiana si ricordano: La basilica e il cimitero di S. Alessandro al VII miglio sulla Via Nomentana, in Rivista di Archeologia Cristiana, 1937, pp. 7-40;199-224; Le tombe apostoliche nell'età paleocristiana, Città del Vaticano 1948, la sua opera più notevole; La catechesi di s. Pietro e il "Credo" della chiesa antica nell'arte paleocristiana, Roma 1950 (in collab. con G. Bovini).
Bibl.: A. Andreola, Monsignor G. Belvederi attraverso i suoi scritti, in Miscellanea Giulio Belvederi, Città del Vaticano, 1954, pp. 5-13.