BELLI, Giulio
Nacque a Longiano (Forlì): rimane incerto l'anno di nascita, indicato da alcuni biografi con il 1560, da altri con il 1570.
Il primo lavoro pubblicato dal B. è del 1584, e poiché non sembra trattarsi dell'opera di un quattordicenne si dimostra più attendibile la prima data. L'ipotesi è avvalorata anche dalla testimonianza del vicario Tempestino, il quale, scrivendo nel 1599all'arcivescovo di Ravenna circa la necessità di un nuovo maestro di cappella, proponeva il B., definendolo "vecchio e valente".
La vita del B. fu molto movimentata. Studiò musica con Giovan Tomaso Cimello, dal quale apprese "musicani hanc cognitionem et usum Neapoli", come egli stesso afferma nella lettera dedicatoria delle messe e motetti a 8 voci del 1595. Non si hanno notizie sicure sulla sua attività fino al 7 nov. 1582, giorno in cui avvenne la sua nomina a maestro di cappeRa presso la cattedrale di Imola, dove rimase presumibilmente fino al 1590. In questo periodo pubblicava le sue prime opere: nel 1584 Canzonette a quattro voci, libro I, novamente poste in luce, in Venetia, appresso Angelo Gardano; nel 1586 un'edizione riveduta delle stesse canzonette ristampate "in Milano, appresso Francesco e li heredi di Simon Tini"; ancora nel 1586 Missarum cum quinque vocibus liber primus, Venetiis, apud Angelum Gardanum, e nel 1589 Il primo libro de Madrigali a 5 et a 6 voci novamente composto e dato in luce, in Venetia, appresso Angelo Gardano. Nel 1590 entrò nell'Ordine dei minori francescani nel chiostro di S. Maria. in Carpi, e nello stesso anno fu nominato maestro di cappella in questa chiesa, dove rimase però soltanto fino al 1592. Infatti sono del 1592 le lettere dedicatorie del Secondo libro de madrigali a 5 e 6 voci, novamente composti e dati in luce, in Venetia, appresso Ricciardo Amadino, indirizzate al conte Bonifacio Bevilacqua, patriarca di Costantinopoli, suo grande amico e protettore, dalle quali risulta che il B. era maestro di cappella nel duomo di Ferrara.Durante il suo soggiomo ferrarese, durato circa due anni, il B. compose, oltre ai madrigali, i Psalmi ad Vesperas in totius anni solemnitatibus quinque vocibus duoque cantica Beatae Virginis et in fine addito Te Deum laudamus, Venezia, Amadino, 1592, e Il secondo libro delle Canzonette a quattro voci, con alcune Romane à tre voci, novamente composte e date in luce, in Venetia, appresso Ricciardo Amadino, 1593, anch'esse dedicate al conte Bevilacqua.
Fra il 1594 e il 1595 il B. si trasferì a Venezia, dove esercitò fino al 1597 la funzione di maestro di cappella nella chiesa di S. Maria dei Frari. In questi anni pubblicò Missarum sacrarumque cantionum octo vocibus liber primus,Venetiis, apudRicciardum Amadinum, 1595, con sette mottetti aggiunti, e la terza edizione delle canzonette a 4 voci Novamente ristampate e agiontovi due canzonette nove, in Venetia, appresso Angelo Gardano, 1595. Compose inoltre, nel 1596, Psalmi ad Vesperas in totius anni solemnitatibus octo vocibus, duoque Cantica Beatae Virginis, Venetia, Gardano, mentre una ristampa delle messe a 5 voci del 1586 fu da lui pubblicata nel 1597. Nello stesso anno il B. si trasferì a Montagnana, dove era stato invitato a recarsi fin dal 1595, come si apprende dalla lettera dedicatoria dei salmi a 8 voci, stampati nel 1596, in cui esprime ai quattrunviri e decurioni di Montagnana la sua riconoscenza per tale invito. Qui egli rimase, con le funzioni di maestro di cappella della cattedrale, soltanto due anni, durante i quali pubblicò, nel 1598, una ristampa dei salmi a 5 voci del 1592, e una dei salmi a 8 voci del 1596.
Nel 1599 era maestro di cappella del duomo di Osimo, espressamente chiamatovi dal cardinale Anton Maria Gallo, e vi rimase fino al 1600 con lo stipendio annuo di 150 ducati. Sono di questo periodo il Missarum quatuor vocibus liber primus, Venetiis, apud Gardanum, 1599, e, nel 1600, una ristampa dei salmi a 8 voci del 1596 e il Sacrarum cantionum quatuor, quinque, sex, octo et duodecim vocibus cum litaniis B. M. V. liber primus, Venetiis, Gardano. Ma ad Osimo, nonostante fosse tenuto in grandissimo onore dal cardinale, a cui dedicò numerose opere, il B. non si trovava bene a cagione del clima. Già da qualche tempo egli era in relazione con Ravenna. Nel luglio del 1599 aveva procurato un basso alla cappella musicale ed egli stesso vi si sarebbe trasferito volentieri, disposto anche a ridurre il suo stipendio a cento ducati. In effetti, l'anno seguente fu invitato a Raverma come maestro di cappella del duomo e prese servizio il 1º novembre. Trovò la cappella in stato deplorevole e l'ambiente decisamente ostile, sia per l'inaspettata nomina, sia per la sua qualità di "forestiero". Ma egli riuscì in breve, con abilità ed energia, a rialzare mirabilmente le sorti della cappella, riportandola alla primitiva efficienza. Dalle lettere da lui inviate in questo periodo all'arcivescovo di Ravenna, per informarlo su questioni inerenti al suo incarico, risulta che nel 1602 era ancora a Ravenna e nel 1603 a Reggio, ma presumibilmente solo per ragioni di servizio.
Nel 1604 il B. era invece maestro di cappella nel duomo di Forlì e nel 1606 nella Ca, Grande di Venezia. In questo periodo compose i Psalmi ad Vesperas in totius festivitatibus ac tria Cantica B.V.M. sex vocibus concinendis, Venetiis, Gardano, 1604 e, l'anno seguente, Compieta, Mottetti e Letanie della Madonna a 8 voci, Falsi Bordoni sopra li 8 toni a dui chori spezzati, con li Sicut erat interi, novamente stampati e dati in luce, in Venetia, appresso Gardano. Inoltre ristampava, nel 1606, i salmi a 5 voci del 1592. Essendo poi in quell'anno rimasto vacante il posto di maestro di cappella nella chiesa di S. Antonio a Padova, il B. concorse in tema con don Ratti e don Paolo da Brescia ed ottenne l'incarico il 6 giugno 1606. L'anno seguente fu particolarmente fecondo di opere. Furono pubblicate successivamente tre raccolte di Compieta, Falsi Bordoni, Antifone, et Litanie della Madonna co 'l Basso generale per l'organo, Venezia, Raverij, una a quattro, una a cinque e una a sei voci, e il Basso Generale per l'organo di Salmi vespertini a 6 voci, Venezia, Gardano. Furono inoltre ristampati i salmi a 8 voci del 1596 e le messe a 8 voci del 1595 a cui venne aggiunto il basso continuo per l'organo. Nel 1608 il B. compose le Missae sacrae quae cum quatuor, quinque, sex et octo vocibus concinuntur cum Basso Generali pro Organo, in Venetia, apud Gardamini et fratres, e ristampò le compiete a 4 voci del 1607.
Il 23 nov. 1608 il B. chiese di essere esonerato dal suo incarico e da quel momento finiscono praticamentele notizie precise sulla sua attività. Si sa che nel 1613 era di nuovo a Imola, perché in quell'anno dedicava al principe Nicolò Guidi Bagno i Concerti ecclesiastici a due et a tre voci novamente composti e dati in luce, con Basso per organo, in Venetia, aere Bartholomei Magni.
In questa dedica egli si definisce "vassallo" e questo induce il Brigidi a supporre che fra il 1608 e il 1613 il B. avesse dimorato in qualche feudo dei signori di Bagno. È del 1613 anche la ristampa delle messe sacre del 1608, mentre altre ristampe di sue opere, e precisamente i salmi a 8 voci del 1596, le messe a 4 voci del 1599 e le messe a 8 voci del 1595 comparvero nel 1615. Infine, nel1621, fu pubblicata la ristampa dei concerti ecclesiastici del 1613. Quasi tutti i biografi sonoconcordi nel far coincidere con quest'ultima ristampa l'anno dimorte del Belli. Il Brigidi osserva invece che, trattandosi, dal 1615 al 1621, di sole ristampe. può darsi che il B. sia morto fra il 1613 e il 1615: la sua morte può essere presumibilmente avvenuta ad Imola.
Altre composizioni del B. sono: Regole di contrappunto, manoscritto autografo conservato nella Biblioteca del liceo musicale di Bologna. Si trovano inoltre: in La gloria musicale di diversi eccellentissimi autori a 5 voci, Venetia, Amadino, 1592, tre sue composisizioni: Ha Laura il crin d'orato, Perché v'allontanate, Sospirò la mia donna; in Musica de diversi eccellentissimi autori a 5 voci. Sopra i pietosi affetti, del M. R. P. D. Angelo Grillo, raccolta per il padre D. Massimiano Gabbiani da Brescia, monaco cassinense. Novamente posta in luce, Venetia, Gardano, 1604, una composizione: Occhi degli occhi miei; in Florilegium sacrarum cantionum quinque vocum pro diebus dominicis et festis totius anni e celeberrimis nostri temporis musicis, Anversa, Phalèse, 1609, due mottetti; in Cantiones sacrae diversorum auctorum manoscritto conservato al liceo musicale di Bologna, Laetentur omnes a 8 voci. In un codice del liceo musicale di Bologna, un salmo: Lauda Ierusalem Dominum a 12 voci in partitura. Sono inoltre conservati : presso l'Estense di Modena un Sonetto musicato a 6 voci in onore di Alfonso II Duca di Ferrara; presso l'Antoniana di Padova il salmo Beatus vir a 5 vocidel 1606; presso la Biblioteca dell'Accademia polacca delle Scienze di Danzica, 4 messe eun mottetto, mss., e presso la Biblioteca di Wroclaw cinque Messe, mss. Che il B. abbia goduto della stima dei suoi contemporanei è dimostrato sia dalle numerose edizioni delle sue opere, sia dall'essere stato egli più di una volta espressamente invitato a coprire posti vacanti di maestro di cappella, o a sostituire altri maestri. Come polifonista, il B. appare scarsamente originale in quanto mostra di aderire allo stile tipico della scuola veneziana. Tuttavia, scrivendo le canzonette a quattro voci, pubblicate nello stesso anno in cui Monteverdi componeva le sue canzonette atre, non rifugge dall'adottare atteggiamenti che sono totalmente estranei al tenace fiamminghismo superstite nell'ultimo quarto di secolo. Il B. inoltre non rimase insensibile al nuovo stile armonico, come dimostrò con i suoi Concerti ecclesiastici, palesemente composti a imitazione di Lodovico Viadana.
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