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BARGELLINI, Giulio

di Renata Battaglini Di Stasio - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
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BARGELLINI, Giulio

Renata Battaglini Di Stasio

Nato da famiglia contadina a Firenze il 14 febbr. 1875, vi frequentò l'Istituto di Belle Arti, sotto la guida, tra gli altri, di A. Burchi, e in particolare dello scultore lucchese A. Passaglia, dal quale apprese l'arte dell'intaglio nel legno. Dopo aver vinto nel 1895 il pensionato artistico nazionale con Il ritorno dei naufraghi (oggi nella National Art Gallery di Sidney), si stabilì a"Roma, orientandosi verso la decorazione murale. I frequenti rapporti con C. Maccari, del quale fu allievo e collaboratore, con D. Morelli, con F. P. Michetti, con M. Piacentini e altri esponenti dell'ambiente artistico romano furono determinanti per la formazione del linguaggio del B., il quale tentò di fondere la purezza lineare degli antichi maestri fiorentini, assimilati negli studi accademici, con le nuove ricerche sintetico-veristiche. Più che alle numerose tele di soggetto storico e religioso con le quali partecipò a Biennali veneziane e a frequenti esposizioni italiane e straniere, tra le quali si ricordano la Resurrezione e il Savonarola, oggi nella Galleria d'Arte moderna di Roma, il B. deve il successo alle lunette in mosaico, realizzate in collaborazione con A. Rizzi, per il propileo dell'Unità nel Vittoriano; e precisamente quelle rappresentanti la Legge, il Valore, la Pace, l'Unione, composizioni tutte di larga fattura, ma improntate a fredda retorica celebrativa; sempre nel Vittoriano, per la cripta, realizzata da A. Brasini (1934), egli preparò i disegni per i mosaici, tra i quali spicca un Cristo morente sulla parete che sovrasta il loculo. Molto apprezzata fu la sua attività di decoratore di chiese e palazzi. Di tali numerosi affreschi, ricordiamo quelli eseguiti nei palazzi Strozzi, Bastogi, Gattai e Targioni a Firenze, nella cappella di villa Targioni a Calenzano (1907-1914), nella cappella del palazzo Lovatelli in Livorno. Il B. eseguì anche mosaici per il monumento ai caduti di Tripoli e per la facciata della basilica di Getsemani in Gerusalemme; ma le sue opere più importanti sono, a Roma, le decorazioni del palazzo della Banca d'Italia e del palazzo di Giustizia, e ancora gli affreschi nel ministero degli Interni (Viminale), nel palazzo dell'Istituto nazionale delle Assicurazioni e nella chiesa di S. Prassede; fra questi sono soprattutto interessanti, in quanto espressione compiuta e impegnata delle sue qualità artistiche, gli affreschi aventi come tema l'esaltazione della Banca, nella sala del consiglio della Banca d'Italia, commissionatigli dal Piacentini e dal B. dettagliatamente descrìtti, e in parte riprodotti, in una relazione alla fine dei lavori (Roma 1924), e quelli della sala del consiglio nel palazzo di Giustizia (1929). Dal 1912 titolare del corso di decorazione all'Accademia di Belle Arti, il B. fu poi eletto membro dell'Accademia di San Luca, dell'Accademia di Firenze, dell'Albertina di Torino e socio onorario del Club of Art di Londra.

Mentre stava preparando i cartoni per la decorazione della cattedrale di Messina, di cui aveva assunto l'incarico dopo la morte del Sartorio, al quale era stata affidata, il B. morì a Roma il 10 marzo 1936.

Bibl.: R. Angeletti-E. Natali, Gli artisti a Roma, Roma 1904, 1, pp. 43-45; A. Colasanti, La Gall. Nazionale d'Arte Moderna in Roma, MilanoRoma 1923, p. 121; P. Vittoria, La Conciliazione negli affreschi di G. B., in Illustrazione romana, 1 (1939), pp. 14-17; F. Sapori, Il Vittoriano,Roma 1946, pp. 128, 151; G. Bistolfl, G. B., s.d.; Enciclopedia Italiana, VI, pp. 175 s.

Vedi anche
Galileo Chini Pittore e decoratore italiano (Firenze 1873 - ivi 1956). Significativo esponente del liberty italiano, attento alle esperienze moderniste europee, con felice versatilità si dedicò alla ceramica, alla grafica e alla scenografia. Fondò (1897) una bottega d'arte decorativa che produsse, oltre a ceramiche, ... Fontana, Carlo Scultore italiano (Carrara 1865 - ivi 1956). Da una scultura di genere (Falena, Voluttà, Maternità) passò a quella monumentale: quadriga per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma (1909), monumento ai caduti a Tivoli (1930), ecc. Zanèlli, Angelo Zanèlli ‹Ʒ-›, Angelo. - Scultore (S. Felice del Benaco 1879 - Roma 1942). Allievo di A. Rivolta a Firenze, nel 1909 vinse il concorso per il grande fregio dell'Altare della patria a Roma per il quale realizzò anche la statua di Roma. Eseguì inoltre grandi sculture in bronzo e altorilievi per il Campidoglio ... Ammannati, Bartolomeo Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco nella produzione scultorea, lavorò a Venezia, Padova e Roma. Dal 1552 si dedicò anche all'architettura, operando soprattutto ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Altri risultati per BARGELLINI, Giulio
  • BARGELLINI, Giulio
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Pittore. Nato a Firenze il 14 febbraio 1875, vive a Roma. Cominciò la sua carriera lavorando ancora giovinetto presso un intagliatore in legno, quindi s'iscrisse nell'Istituto di belle arti di Firenze alla scuola di Augusto Burchi. Vincitore del pensionato artistico nazionale, nelle poche mostre alle ...
Vocabolario
giùlio¹
giulio1 giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane...
giulìo
giulio giulìo agg. – Variante poet. ant. di giulivo: S’i’ non ti veggo ogn’or donna giulìa (Poliziano); Verde ride il tuo velo a la giulìa Primavera d’amore (Carducci).
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