Santori, Giulio Antonio
Ecclesiastico (Caserta 1532 - Roma 1602). Ricevuta la prima tonsura a 8 anni, laureatosi in utroque iure a Napoli (1553), dimostrò precocemente una particolare propensione al problema ereticale e per l’attività dell’Inquisizione, nella quale iniziò a operare nel 1559, a Caserta. Coinvolto ingiustamente in una congiura tesa a uccidere papa Pio IV, nel 1564 fu convocato in Roma. Subito scagionato, lo sgradevole episodio lo mise però in contatto con i vertici del Sant’Uffizio e in special modo col cardinale Ghislieri, che di lì a poco sarebbe divenuto papa Pio V. Cardinale nel 1570, divenne figura centrale del Sant’Uffizio e autorevolissimo consulente di quasi tutti i pontefici che si succedettero. Nel 1577 fondò il Collegio greco. Coinvolto in tutti i più importanti processi per eresia (Giordano Bruno, 1592; Tommaso Campanella ed Enrico IV di Francia) e potentissimo in curia, entrò quale favorito nel conclave che nel 1592 elesse papa Clemente VIII. La sua Autobiografia (pubbl. 1889-90) e i suoi Diari (pubbl. 1902-04) sono fonti storiche di primaria importanza per comprendere la Chiesa della Controriforma.