ADAMOLI, Giulio
Ingegnere e volontario garibaldino, nato a Besozzo. iel 1840. Viaggiò a lungo, soprattutto in Asia ed in Africa, e non soltanto per scopi commerciali. Nel 1867 fu a Roma per preparare la rivolta che doveva coincidere con l'avanzata di Garibaldi. Dell'Asia percorse, tra l'estate del 1869 e l'autunno del 1870, la Siberia occidentale, le steppe dell'Irtish, l'Alatau, il paese dei Qirghisi, e l'Üzbeghistān, dimorando alcun tempo a Samarcanda, e raccogliendo notizie sulle principali località visitate (soprattutto intorno a Tāshkent) e sulle popolazioni con le quali ebbe modo di trafficare. Prima di partire dal Turkestan, ottenne di unirsi con una spedizione che i Russi conducevano contro il Khān di Sciarisciabs (nella valle d'un affluente dell'Amu Darya), seguendo così da vicino operazioni militari di un certo interesse. Dell'Africa percorse le zone settentrionali, lasciando note sul Marocco, dove penetrò, visitando, cosa non comune né facile cinquant'anni fa, anche l'inospite costa occidentale, verso la quale sosteneva si dovesse e si potesse utilmente rivolgere l'attenzione degli Italiani. Il poco che lasciò è scritto con quella vivacità e freschezza di chi mira soprattutto alle cose, e sdegna ogni orpello. Perciò è ricco di notizie e di osservazioni, e si fa leggere ancora senza stancare.
Opere: Un'escursione nel Khotan, in Nuova Antologia, VIII (1873), pp. 411-448; Una spedizione militare nell'Asia centrale, ibid., pp. 917-953; Ricordi di un viaggio nelle steppe dei Kirghisi e nel Turkestan, in Bollettino R. Soc. Geogr. Ital., VII (1872), pp. 95-107; Viaggio al Marocco, ibid., XIII (1876), pp. 630-646; Di alcuni tentativi commerciali nelle provincie Sus e Tecna, ibid., XVI (1879), pp. 245-252.