VASSALLI, Giuliano
Giurista e politico, nato a Perugia il 25 aprile 1915, figlio di Filippo (v. App. II, ii, p. 1090; III, ii, p. 1073). Professore universitario dal 1942, ha insegnato Diritto penale nelle università di Urbino, Pavia, Padova, Genova, Napoli e Roma. Deputato per il partito socialista dal 1968 al 1982 e senatore dal 1983 al 1987, è stato presidente della Commissione Giustizia del Senato e ministro di Grazia e giustizia, come tecnico non parlamentare, dal 1987 al 1991. Dal 1991 è giudice costituzionale. Socio dell'Accademia dei Lincei dal 1982, è stato vicepresidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e fa parte del suo Consiglio scientifico. Vicepresidente dell'Associazione internazionale di diritto penale, è condirettore delle riviste La giustizia penale, Rivista italiana di diritto e procedura penale, Giurisprudenza costituzionale, e, dalla sua fondazione, della Enciclopedia del diritto. A V. si deve una spinta decisiva per l'introduzione del nuovo Codice di procedura penale, nonché un'attenzione particolare per ogni istanza riformatrice del sistema penitenziario.
La sua opera scientifica lo ha qualificato tra i maggiori cultori delle discipline penalistiche alle quali ha dedicato costante attenzione e un'intensa attività di studio e di ricerca nella consapevolezza del profondo legame che unisce la legislazione alle esigenze di una società in evoluzione e trasformazione. Tra gli scritti di carattere teorico più noti: La potestà punitiva (1942), La confisca dei beni (1951), Funzioni e insufficienze della pena (1961), La frode sportiva (1972). L'impegno politico e civile si è riflesso nella continua osservazione delle modifiche legislative in materia criminale e nel favorire il miglioramento del sistema penale, impegno che lo ha collocato tra i protagonisti per i contributi alle innovazioni normative, per l'apporto scientifico al loro recepimento e alla loro integrazione nel sistema giuridico, per l'attenzione a ogni significativo intervento della Corte costituzionale. Ne sono esempio, tra gli altri, lo scritto su La riforma penale del 1974 (1975), il commento alla sentenza della Corte costituzionale n. 364 del 1988 su L'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale come causa generale dell'esclusione della colpevolezza (in Giurisprudenza costituzionale, 1988), commento strettamente legato nell'ispirazione alla voce Colpevolezza dell'Enciclopedia Giuridica (1988).