TRABALLESI, Giuliano
Pittore e incisore, nato a Firenze nel 1728, morto nel 1812. Apprese gli elementi dell'arte da Francesco Conti, mediocre discepolo del Maratta. A Parma ebbe agio di studiare il Correggio: furono appunto la sua natura settecentesca e questi amorosi studî che lo salvarono dai rigidi schemi dell'arte davidiana. Nel 1764 vinse con una tela a olio (Furio Camillo e i Galli Senoni) il concorso accademico. Undici anni dopo - durante i quali aveva eseguito molte opere, tra cui gli affreschi per la vòlta del tempio di S. Maria della Misericordia in Siena e per la cupola del santuario di Montenero (Livorno) - fu chiamato a Milano e nominato insegnante di quell'accademia di belle arti. A Milano operò a lungo, lasciandovi le migliori sue cose: a Palazzo Reale (medaglia dello scalone, Trionfo d'Igea, Amore e Psiche, La Vergine Assunta, quattro dipinti a olio con figure allegoriche), in casa Serbelloni, in casa Fontana ora Silvestri, in casa Negroni-Prati, nel palazzo Vigoni e altrove. Fu pittore vario, dotato di eccellente gusto decorativo; ed ebbe grande facilità di pennellata, amò colorazioni chiare dall'impasto tiepolesco, ma rivelò talvolta eccessiva durezza di disegno. Come incisore, si è mostrato mediocre nei Venticinque quadri di maestri eccellenti da lui incisi e pubblicati nel 1796.
Bibl.: A. Caimi, L'Accademia di belle arti a Milano, Milano 1873; C. Ricci, Cat. d. Reale Gall. di Parma, Parma 1894; id., L'arte nell'Italia sett., Bergamo 1911; G. Nicodemi, La pittura milanese dell'età neoclassica, Milano 1915, pagina 51 segg.