GIUFÀ
. E la personificazione dello sciocco, e le sue avventure o scempiaggini costituiscono un ciclo di racconti, spesso collegati, cosicché "storia di Giufà" è sinonimo di racconto interminabile. Gli si attribuiscono le verità più banali espresse in forma sentenziosa.
Il nome e la figura, di origine araba (Giūḥah"), sono diffusissimi nell'Italia centrale e meridionale (Giufà, Giuvà, Giucà in Sicilia, Jofà, Jufà, Jmgale, Jugane, Giuvale in Calabria, Giucca in Toscana, Lazio e Marche); ma il tipo coincide con quello di altri personaggi, come Vardiello nel Napoletano, Trianniscia nella Terra d'Otranto, Mato nel Veneto, Giromett nel Piemonte, ecc.
Bibl.: G. Pitrè, Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, III, Palermo 1875, pp. 353-377; A. De Gubernatis, Lo sciocco, in La civiltà italiana, I (1865), p. 45; F. Mango, in Archivio trad. pop., X (1891), p. 455; R. Basset, Étude sur Si Djeha ecc., Parigi 1892; G. De Giacomo, in La Calabria, XIV (1901), p. 2; G. D., Il conto di Giovanni lo Scemo, Napoli 1927; B. Migliorini, Dal nome proprio al nome comune, Ginevra 1927, p. 201.