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MAGRINI, Gitt

di Sabina Tommasi Ferroni - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Magrini, Gitt

Sabina Tommasi Ferroni

Nome d'arte di Rosa Chiari Solari, costumista cinematografica nata a Zoagli il 3 ottobre 1914 e morta a Roma il 10 luglio 1977. Lavorò in particolare con i registi della Nouvelle vague ma anche con i grandi autori del cinema italiano, da Bernardo Bertolucci e Michelangelo Antonioni a Marco Ferreri e Mario Monicelli. La M. ripercorse epoche diverse con uno stile estremamente personale, elegante ed essenziale, e mai preponderante rispetto al film, anzitutto modellando i costumi sul corpo degli attori.

Dopo aver incontrato Antonioni sul set di La notte (1961), nel quale interpretava un piccolo ruolo, fu da lui scelta per curare i costumi dei film L'eclisse (1962) e Deserto rosso (1964), ambientati entrambi negli anni Sessanta, i cui abiti, indossati da Monica Vitti, rispecchiano nella loro eleganza, la freddezza della borghesia dalla quale proviene la protagonista. Con Bertolucci la M. ebbe modo di sondare mondi diversi, dal film in costume a quello contemporaneo: realizzò sofisticate mises anni Quaranta per Il conformista (1970), altre, tipiche degli anni Settanta, per Ultimo tango a Parigi (1972), mentre ripercorse cinquant'anni di storia in Novecento (1976). Tra i suoi lavori per i registi della Nouvelle vague da ricordare i costumi di Deux ou trois choses que je sais d'elle (1966; Due o tre cose che so di lei) di Jean-Luc Godard mentre per François Truffaut realizzò splendidi modelli di fine Settecento e inizio Ottocento in L'enfant sauvage (1970; Il ragazzo selvaggio), tornando a descrivere i primi anni del Novecento, periodo storico a lei congeniale, in Les deux anglaises et le continent (1971; Le due inglesi). Il gusto sobrio e la grande raffinatezza manifestati in questi lavori non le impedirono di confrontarsi con le atmosfere grottesche e visionarie del cinema di Ferreri per il quale lavorò in La cagna (1972), La grande bouffe (1973; La grande abbuffata) e L'ultima donna (1976), per terminare poi l'attività con Un borghese piccolo piccolo (1977) di Monicelli.

Vedi anche
Nouvelle vague Corrente cinematografica francese degli anni 1960. Si trattò di un fenomeno complesso, costituito da un insieme più o meno circoscrivibile di autori, di avvenimenti, di film, di idee e di concezioni della regia nell’ambito del quale però risulta difficile individuare i tratti comuni profondi che legarono ... Walter Chiari Nome d'arte dell'attore Walter Annichiarico (Verona 1924 - Milano 1991); dopo l'esordio da dilettante nel 1944 a Milano, la rivista lo ha avuto fra i suoi interpreti più originali: Gildo (1950); Sogno di un Walter (1951); Un mandarino per Teo (1963). Attore di straordinarie doti mimiche (Una strana coppia, ... Bernardo Bertolucci Regista cinematografico italiano (n. Parma 1941), figlio di Attilio. La commare secca (1962), d'ispirazione pasoliniana, è la sua opera prima, ma è solo con Prima della rivoluzione (1964) e con Partner (1968) che Bertolucci, Bernardo raggiunge temi e modi espressivi personali. Seguono Strategia del ragno ... François Truffaut Truffaut ‹trüfo'›, François. - Regista cinematografico (Parigi 1932 - Neuilly-sur-Seine 1984); critico cinematografico dal 1950, fu tra gli animatori di quel processo di rinnovamento del linguaggio cinematografico che prese il nome di Nouvelle Vague. Esordì nella regia con Les quatrecents coups (1959), ...
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Vocabolario
gittamento
gittamento gittaménto s. m. [der. di gittare]. – Variante ant. di gettamento, rimasta in uso nel linguaggio militare per indicare il complesso delle operazioni di messa in opera di un ponte.
gittare
gittare v. tr. – Variante ant. o poet. di gettare: l’orribile soperchio Del puzzo che ’l profondo abisso gitta (Dante); facili a g. volontariamente la vita (Leopardi). È forma ancora in uso, spec. fra gli storici dell’arte, nel sign. di...
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