Figlio (m. 751) di Romualdo II, succeduto al padre in tenera età, non fu però riconosciuto dai Beneventani. Il re Liutprando, che voleva riaffermare la supremazia del regno di Pavia, intervenne, dapprima imponendo un suo nipote come duca (732), poi, in seguito alla ribellione dei Beneventani, restituendo lo stato a G. (742), il quale solo alla morte del sovrano (744) poté riprendere una politica d'autonomia.