MARCHESI, Girolamo
Pittore, nato a Cotignola intorno al 1471, morto forse a Roma, verso il 1540. Nei primi anni imitò Bernardino e Francesco Zaganelli, e ne fanno fede la Madonna e angeli (Venezia, raccolta Franchetti) e l'Annunciazione (Berlino, Kaiser-Friedrich-Museum). La composizione del quadro berlinese deriva dagli esempî del Francia, induriti dalla lignea secchezza del Palmezzano. L'eclettico conserva ancora tracce ferraresi e bolognesi nella Madonna in gloria e Santi (Milano, Brera; 1513) e nella Madonna fra i Ss. Anselmo ed Agostino (S. Marino, chiesa di S. Francesco). Si può credere che, dopo avere eseguito tali incarichi, il M., fatto un breve soggiorno a Forlì, abbia lavorato con Girolamo Genga alla predella d'un quadro sacro, ora nella Galleria di Bergamo. Dal 1513 eseguiva decorazioni nel duomo di Rimini (l'antica chiesa di S. Colomba), poi distrutte (1672). La Pietà (Budapest, Museo) richiama un quadro assai prossimo a Giambellino nella Pinacoteca Vaticana e il Cristo del Louvre porta la data del 1520. La povera personalità del maestro romagnolo s'esalta nella corrente raffaellistica, e La consegna della regola ai bernardini (Berlino, Kaiser-Friedrich-Museum; 1526) ha tutti gli echi della maniera che prevale a Bologna pochi anni dopo l'arrivo della S. Cecilia. Il M., che fece testamento nel 1531 a Bologna, passò il resto della vita a Napoli e a Roma.
Bibl.: N. Pellicelli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930; R. Buscaroli, La pittura romagnola del Quattrocento, Faenza 1931.