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Gigli, Girolamo

Enciclopedia on line
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Letterato, commediografo, poligrafo (Siena 1660 - Roma 1722). Prese il cognome di un prozio che lo aveva adottato, mutando quello paterno di Nenci. Professore all'univ. di Pavia (1698), spirito arguto e lingua mordace, si attirò odî che lo costrinsero (1708) a riparare a Roma. Celebre e fortunata la sua commedia Il don Pilone, ovvero il bacchettone falso (1711), adattamento paesano del Tartuffe di Molière; in L'avarizia più onorata nella serva che nella padrona ovvero La sorellina di don Pilone (rappr. 1712; pubbl. 1721) derise la sua stessa famiglia e la moglie. Meglio riuscì nel Gazzettino o Avvisi ideali (opera scritta a Roma tra il 1712 e il 1713 e fatta circolare manoscritta; pubbl. solo nel 1801), nel quale dileggiò religiosi, accademici, cortigiani. Pubblicò le opere di s. Caterina da Siena, dalle quali trasse il Vocabolario cateriniano (1717, fino alla R), dove, sostenendo la superiorità del senese sul fiorentino, attaccò la Crusca che lo costrinse a interrompere l'opera e lo espulse. Scrisse anche varî libretti d'opera.

Vedi anche
Jean Racine Racine ‹rasìn›, Jean. - Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; essa lo fece infatti studiare (1649-53) alle Pétites Écoles e, dopo due ... Jean-Baptiste Poquelin detto Molière Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di Moliere, Jean-Baptiste Poquelin detto dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, almeno pro forma, gli studî di diritto e seguì con ogni probabilità ... Carlo Goldóni Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel 1719 seguì il padre, medico, a Perugia, ove studiò 3 anni nel collegio dei gesuiti. Poi il padre passò ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
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  • MOLIÈRE
  • PAVIA
  • ROMA
Altri risultati per Gigli, Girolamo
  • GIGLI, Girolamo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 54 (2000)
    Lucinda Spera Nacque a Siena il 14 ott. 1660 da Giuseppe Nenci e Pietra Fazoni. Nel 1674, alla morte del padre, fu adottato dal prozio materno, privo di eredi, che gli impose il proprio cognome, Gigli. Intraprese gli studi di grammatica presso il collegio gesuita di S. Vigilio, ma li interruppe per ...
  • GIGLI, Girolamo
    Enciclopedia Italiana (1933)
    Giovanni Ziccardi Letterato, nato a Siena il 14 ottobre 1660 da Giuseppe Nenci e da Pietra Fazzioni, morto a Roma il 4 gennaio 1722. Ebbe il cognome dal prozio Girolamo Gigli, che lo aveva adottato nel 1674. Nominato nel 1698 professore all'università di Siena, per il carattere bizzarro e la parola ...
Vocabolario
gigliato
gigliato agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così...
gìglio
giglio gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi)...
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