Medico (Acquapendente 1533 - Padova 1619). Allievo e successore di G. Falloppia nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. È ricordato soprattutto per l'esatta descrizione delle valvole delle vene (1603), delle quali peraltro non seppe interpretare correttamente la funzione. Di lui sono anche preziose le ricerche embriologiche (sviluppo del pulcino e del feto di varî Mammiferi), e le osservazioni sulla fisiologia dei muscoli degli arti, sulla motilità della pupilla, sulla fonazione, sull'anatomia dell'utero e sul parto. Nel campo della chirurgia, oltre che per la tecnica operatoria, va ricordato per le preziose indicazioni sulla tracheotomia, sulla toracocentesi, sulla chirurgia uretrale e su protesi e macchine costruite a scopi ortopedici.