GIROLAMO di Giovanni da Camerino
Pittore. Nel 1450 egli era ascritto alla matricola dei pittori di Padova; nel 1463 firmava per la chiesa di S. Martino in Tedico un gonfalone rappresentante la Madonna della Misericordia; nel 1473 sottoscriveva un polittico (chiesa parrocchiale di Montesanmartino). Sono inoltre datate, ma non firmate, altre opere fra quelle a lui attribuite, nella pinacoteca di Camerino (1469), nella ex-chiesa di S. Francesco in Camerino (1462) e nella chiesa di S. Pellegrino presso Gualdo (1465). Deve escludersi che egli fosse figlio e scolaro di Giovanni Boccati, come si è supposto. Il gonfalone di Tedico dimostra che, anche dopo la dimora nel Veneto, il fondamento dell'arte sua, pur nello schema semplicista, rimane essenzialmente toscano. Una maggiore penetrazione delle influenze venete appare in un affresco (n. 3) della pinacoteca di Camerino, nel discusso polittico di S. Pellegrino, e soprattutto in un polittico della pinacoteca di Brera. La grande pala di Montesanmartino suggerisce richiami a Domenico Veneziano, ai Vivarini e al Crivelli. Altre opere nella sagrestia di S. Maria in Piazza in Sarnano, a Bolognola, nella collezione Würtz a Roma.
Bibl.: B. Berenson, in Rass. d'arte, VII (1907), pp. 127-35; B. Feliciangeli, Sulle opere di G. di G. da C., Camerino 1910; L. Venturi, in L'Arte, XVIII (1915), p. 174; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921; L. Serra, in Rassegna marchigiana, I (1922-23), pp. 25-101; id., ibid., VII (1929-30), pp. 246-68; R. Romani, Affreschi del secolo XV a Bolognola, Fabriano 1926; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932.