DE RADA, Girolamo
Poeta albanese, nato a Macchia (Makji) Albanese, borgata di S. Demetrio Corone (Cosenza), il 29 novembre 1814, morto il 28 febbraio 1908. Studiò dapprima nel collegio italo-albanese di S. Adriano, poi sotto la guida del padre, parroco. Si dedicò ben presto all'opera sognata fin dalla prima gioventù: ravvivare la lingua albanese, farne strumento letterario per la redenzione del suo popolo, incolto e disperso. Appena ventenne, il D. R. raccoglieva i canti epici, le liriche amorose, i lamenti funebri sopravvissuti tra gli Albanesi d'Italia, rifondendoli in poemetti e in cicli epico-lirici, non senza aggiunta di elementi personali ed eterogenei. Nacquero così il Milosao (1836), "la prima opera d'arte riflessa" in lingua albanese, e i cicli di poemetti raccolti sotto il titolo di Poesie albanesi (voll. 6, 1873-1884) accompagnati dalla traduzione italiana dello stesso D. R. Ma nonostante lo zelo e i patriottici intenti del poeta, l'opera sua non divenne mai popolare; ché ha gravi difetti di frammentarietà, disordine e squilibrio. L'appartenenza dei canti, più schiettamente popolari, raccolti e pubblicati in collaborazione con Jeno de' Coronei come Rapsodie d'un poema albanese (1866), è solo nella fantasia degli editori: sono, invece, diversi di tempo, di luogo, di argomento, alcuni manifestamente imitati o derivati da canti popolari greci. Il nobile entusiasmo patriottico trascinò il D. R., al pari e peggio di altri suoi connazionali, ad affermazioni in pieno contrasto con ogni sana dottrina linguistica ed etnografica (Divinazioni pelasgiche: Conferenze sull'antichità della lingua albanese, 1893): il suo stile italiano è ampolloso e ineguale, come si rivela nel dramma storico Sofonisba (1891), in due oppuscoli di argomento politico (Quanto di libertà ed ottimo vivere sia nello stato rappresentativo, 1882; Il testamento politico, 1902) e nella Autobiologia (1898-99). È da ricordare il fervido amore che egli portò all'Italia, i pericoli cui si espose nel cospirare per la libertà di Napoli e nel partecipare ai moti insurrezionali del '48.
Del Milosao ha dato una buona versione poetica, con introduzione, v. G. Gualtieri (Lanciano, 1917) e dei Poemi albanesi, v. la scelta con trad. di M. Marchianò (Trani 1903).
Bibl.: M. Marchianò, L'Albania e l'opera di G. d. R., Trani 1902; G. Gualtieri, G. d. R., Palermo 1930.