FRANCESCHI, Girolamo de'
Nacque a Capodistria, in una famiglia di Udine, nel 1455, da Pietro di Tommaso. Non si conosce il nome della madre. Ancora adolescente, entrò nell'Ordine dei servi di Maria e fece la sua professione nel 1472. Studiò teologia a Venezia e a Padova, dove ricevette i punti per la laurea in teologia il 23 nov. 1473. Si trasferì quindi a Bologna e qui prese il dottorato in teologia il 28 marzo 1474. Per dieci anni si dedicò alla predicazione, ma non si conoscono i luoghi nei quali si recò. Si è, però, certi che nel 1479 si trovava a Udine, dove forse si trattenne a lungo.
L'11 sett. 1484 il F. fu incorporato alla facoltà teologica di Padova e nel maggio 1485 prese parte al capitolo generale del suo Ordine, tenuto a Vetralla, vicino a Viterbo, dove era governatore il cardinale Giovanni Michiel. Il 22 maggio, divenuto protetto del cardinale, predicò davanti al capitolo generale e il 25 dello stesso mese fu eletto vicario generale della Congregazione riformata.
Circolarono molte voci su questa elezione: si disse che il F. avesse cercato di concorrere all'elezione del generale dell'Ordine e che poi si fosse proposto quale vicario della Congregazione riformata per assoggettarla al nuovo generale.
Il F. predicò anche nel capitolo generale tenuto a Bologna nel 1488. Nel giugno dell'anno seguente si tenne a Mantova il capitolo generale della Congregazione riformata e il F. fu creato di nuovo vicario generale, suscitando per la seconda volta numerose e imprecisate accuse. In sostanza si temeva sempre che volesse assoggettare la Congregazione all'Ordine e questa preoccupazione non venne di certo meno quando, nel 1491 e nel 1492, il F. ricevette l'incarico di agire ancora come vicario della Congregazione. I mormorii comunque si placarono e nel 1494 fu eletto regolarmente vicario generale della Congregazione nel corso del capitolo generale di Vicenza. Il 18 febbr. 1496 fu nominato vescovo di Corone, in Grecia, grazie all'appoggio del Michiel; non si recò mai in quella sede, preferendo restare con il suo protettore. D'altronde Corone cadde in mano dei Turchi nel 1499.
Nulla sappiamo dell'attività del F. negli anni che seguirono, se non che nel 1502 rinunziò alla diocesi di Corone. Probabilmente rimase presso il Michiel, sino a quando questi non fu avvelenato da Cesare Borgia nel 1503. L'anno successivo apparve tra i familiari del cardinale Domenico Grimani, patriarca di Aquileia, cui fu legato sino alla morte. Il Grimani lo inviò nella sua diocesi l'11 nov. 1506 per consacrare la chiesa di S. Lorenzo in Nebola. Da allora la sua attività parve spostarsi sempre più verso il Friuli, a parte alcuni brevi viaggi a Venezia.
Nel novembre del 1506 accompagnò il Grimani a Bologna, dove Giulio II era entrato l'11 novembre. Il 28 dicembre cantò messa davanti al papa. Nel 1508 si recò invece a Venezia, dove fu ricevuto in udienza insieme a altri cinque oratori friulani il 12 giugno.
Negli anni successivi, quando dovrebbe essere rimasto sempre in Friuli, le notizie sulla sua attività si fanno ancora più frammentarie. Il 29 luglio 1508 celebrò messa a Pordenone, in occasione della donazione di quel castello a Bartolomeo d'Alviano. Il 10 giugno 1510 fu proposto invano al capitolo di Udine come decano. Nel 1511 si sparse addirittura la voce che fosse morto di peste, come debitamente registrò a Venezia Marin Sanuto.
Era invece ancora vivo e poté fare ritorno a Venezia, dove si recò a S. Pietro di Castello il 28 marzo e il 30 maggio 1512. Non si sa, però, se tra queste due date fece ritorno in Friuli. Il Paschini congetturò che forse in quel periodo fosse divenuto canonico di Aquileia, ma non restano prove documentarie. Nel 1513 era comunque a Udine, dove morì. Fu seppellito il 12 ag. 1513 nella tomba di famiglia.
Alle scarne notizie della sua vita il Sansovino aggiunse che il F. era stato predicatore di grande eloquenza, nonché autore di numerose opere teologiche, delle quali, però, non resta alcuna traccia. Nel 1565 T. Porcacchi (Delle prediche di diversi illustri teologi, Vinetia 1565, pp. 296-347) raccolse una sua predica del 1° genn. 1492.
Fonti e Bibl.: Bibl. apost.. Vaticana, Vat. lat. 12273, f. 75v; M. Sanuto, Diarii, V, Venezia 1881, p. 794; VII, ibid. 1882, p. 598; XII, ibid. 1886, p. 312; XIV, ibid., pp. 59, 260; XVI, ibid., p. 244; F. Sansovino, Venetia città nobilissima e singolare, Venetia 1663, p. 589; A. Giani, Annales S. Ordinis servorum B.M.V., Lucae 1719, passim; A.E. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, I, Venezia 1824, pp. 35 s.; R.M. Taucci, I maestri della facoltà teologica di Bologna, in Studi stor. sull'Ordine dei servi di Maria, I (1933), p. 38; P. Paschini, Fra' G. de F. servita e vescovo di Corone, ibid., II (1934), pp. 3-13; C. Eubel, Hierarchia catholica…, II, Monasterii 1914, p. 138; G. Gulik - C. Eubel, Idem, III, ibid. 1923, p. 179.