Pittore e architetto (Ferrara 1501 - ivi 1556). Figlio del pittore Tommaso da Carpi detto Sellaio, nel 1520 entrò nella bottega del Garofalo, da cui derivò un moderato classicismo. Trasferitosi a Bologna, accanto alle soluzioni manieriste del Parmigianino, interpretò con libero eclettismo i modi di Giulio Romano e di D. Dossi (Madonna in gloria col bambino, Dresda, Gemäldegalerie; Adorazione dei Magi, 1530, Bologna, S. Martino; pala Muzzarelli, Washington, National Gallery). Sensibile e acuto ritrattista (Ritratto di uomo coi guanti, Roma, Galleria Borghese) dipinse anche quadri di soggetto fantastico (Paesaggio con corteo magico, Roma, Galleria Borghese). Al servizio della corte estense dal 1537, affrescò, con B. e D. Dossi, il castello estense di Ferrara e la Villa Imperiale di Pesaro; diede progetti per il palazzo Naselli-Crispi e la chiesa di S. Francesco a Ferrara; per il complesso del Belvedere in Vaticano, ecc. Eseguì anche una serie di dipinti mitologici per il palazzo ducale di Ferrara (ora a Dresda).