BORDONI, Girolamo
Nacque a Sermoneta da Giovanni Antonio tra il 1510 e il 1520. Entrò giovanissimo nell'Ordine dei minori osservanti. Divenuto teologo del cardinale Filonardo - per compiacere il quale scrisse una Historia sacrae vitae Sanctissimi viri divi videlicet Petri confessoris Hispani de Babuco, rimasta manoscritta -, ottenne per la sua protezione l'ufficio di maestro delle cerimonie presso la Curia romana. Non si sa per quanto tempo mantenne questa carica: pare probabile che dopo la morte del protettore (1549) tornasse alla vita dell'Ordine. Tra il 1556 e 1557 pubblicò a Napoli alcune opere devote, dedicate al duca di Sermoneta Bonifacio Caetani: una raccolta di poesie in latino e in volgare sulle festività della Vergine, e i trattatelli Il vero spiritual cristiano e Thesaurus divitum ad operas pietatis hortatorius. Una tarda testimonianza di Paolo Moneglia - una lettera del 1596 al geografo olandese Abramo Ortelio, rivendicante al B. la paternità di una carta geografica della Corsica attribuita al pittore Cristoforo De Grassi - insiste sul fatto che il B. "peragravit totam illam insulam". Sembra probabile che la notizia si riferisca agli anni immediatamente precedenti il passaggio del B. al servizio della Repubblica di Genova, e che in Corsica il B. si trovasse con incarichi di ispezione ai conventi del suo Ordine. È pure verosimile che i rapporti stabiliti allora con le autorità liguri gli giovassero poi ad ottenere presso la Repubblica, nel 1564, l'ufficio - di nuova creazione, e forse da lui stesso suggerito - di maestro delle cerimonie.
Tale carica, tuttavia, gli fu attribuita ufficialmente soltanto il 6 apr. 1588, con uno stipendio annuo di 800 lire; e appunto in quell'anno il B. iniziò la serie di Libri cerimoniali, registri narrativi di tutte le cerimonie ufficiali che, proseguiti secondo il modello inaugurato dal B. dai suoi successori, costituiscono una fonte importante per la storia della Repubblica dal 1588 al 1797. Il titolo apposto dal B. al primo registro (Diurnale nel quale si contiene tutto quello che si fa dalla Serenissima Repubblica quando esce di Palazzo,et come si ricevono le visite et se visitano altri signori in nome di Lor Signorie Serenissime)dà idea delle incombenze del B., cui toccava di vigilare sulla esatta osservanza dello statuto del cerimoniale stabilito nel 1587. I suoi pareri venivano tuttavia sollecitati spesso anche in materia politica, ottenendogli consensi e compensi non irrilevanti (200 lire il 22 dic. 1600; 400 il 23 dic. 1608 e il 28 febbr. 1609, e 200 il 17 dic. 1612).
Il B. morì a Genova il 24 febbr. 1615.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Genova, Libri Ceremoniarum;Ibid., Cartularii Finanza, 1588, 1601, 1609; Ibid., Decreti del Senato, 1608; Ibid., Atti Finanze, 1612-567; Genova, Bibl. Civica: D. Piaggio, Monumenta Genuensia, ms., III Abrahami Ortelii Epistolae, a cura di A. A. Hessel, Cambridge 1887, n. 290; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, p. 1706; E. Narducci, Giunte al Mazzuchelli, Roma 1884, p. 100; L. Wadding, Scriptores Ordinis Minorum, Romae 1906, p. 116; P. Pantarelli, Notizie istoriche appartenenti alla terra di Sermoneta, Roma 1911, I; L. Volpicella, Ilibri dei cerimoniali della Rep. di Genova, in Atti della Società ligure di storia patria, XLIX (1921).