Banchiere ed economista (Codogno 1688 - Roma 1760). Uomo di fiducia di Clemente XII e Benedetto XIV, svolse la sua attività anche all'estero e acquistò importanza e ricchezza. Nel 1750 scrisse una dissertazione Del commercio, nettamente mercantilista e di grande successo, anche internazionale (ripubbl., 1757, con l'aggiunta di una Lettera in risposta ad un quesito sopra la "moneta immaginaria" e rist., 1803, in Scrittori classici italiani di economia).