BELLI, Girolamo
Nato in Argenta (Ferrara) nel 1552, si trasferì giovanissimo a Ferrara per studiarvi musica con L. Luzzaschi e fu per molti anni cantore alla corte del duca. Divenuto ottimo musicista ed esecutore, egli lasciò la sua città per trasferirsi a Roma nell'anno 1582, ma non vi rimase a lungo perché nel 1584 lo troviamo a Mantova come cantore alla corte dei Gonzaga. Intanto il 29 giugno 1583 presso Vittorio Baldini veniva pubblicato a Ferrara il Primo libro dei madrigali a sei voci, dedicati al duca di Ferrara, una raccolta di 22 madrigali a due, tre, quattro, cinque parti che, come indicato nella dedica dallo stesso B., erano il primo esempio della sua attività di compositore: "sono primitie di miei studij...". Seguì nel 1584 il Secondo libro de' madrigali a sei voci, intitolato I Furti e pubblicato a Venezia il 10 sett. 1584 presso Angelo Gardano con dedica al duca di Mantova. La stessa raccolta, riveduta, corretta e con una aggiunta di nove madrigali, fu nuovamente pubblicata a Venezia il 1º luglio 1587 presso Giacomo Vincenzi con il titolo Furti amorosi; essa comprende in tutto trenta composizioni, dedicate sempre al duca di Mantova. Il 20 sett. 1593, con dedica a mons. Pietro Aldo Brandini, fu pubblicato a Venezia presso Ricciardo Amadino il Terzo libro de' madrigali a sei voci, comprendente 21 composizioni, di cui tre a 2 parti. Frattanto, durante gli anni di permanenza alla corte del duca di Ferrara, il B. era entrato a far parte della cerchia del Tasso, che aveva ispirato molti musicisti famosi.
Il poeta, che teneva il madrigale in grande considerazione anche quando esso era destinato ad essere musicato, ispirò l'opera del B., che fu tra gli ultimi artisti capaci di mantenere la composizione a un notevole livello di impegno artistico. In essi, tuttavia, si avverte l'influsso del Palestrina e si scorge il declino del genere, sommerso dall'artificio e da un manierismo ormai dominante.
Dedicatosi ad una feconda attività di compositore, il B. pubblicò dal 1584 al 1617 nove libri di madrigali a cinque voci, il primo dei quali fu stampato a Venezia il 26 luglio 1584 presso Angelo Gardano e dedicato alla duchessa di Ferrara. La raccolta comprende 21 madrigali di cui tre a 2 parti. Il secondo libro, comprendente 20 composizioni di cui un dialogo a otto e due madrigali a 2 parti, vide la luce a Venezia il 20 ag. 1586 presso Giacomo Vincenzi e Ricciardo Amadino con dedica al duca di Parma; l'opera fu ristampata presso l'Amadino nel 1592. Il terzo libro si trova nella collezione Dei Floridi virtuosi d'Italia e fu pubblicato a Venezia nel 1586 dagli stessi editori. L'attività madrigalistica del B. ebbe termine con la pubblicazione del Nono Libro dei madrigali per cantare e sonare avvenuta a Venezia il 2-5 apr. 1617 presso Bartolomeo Magni; venne dedicato a Girolamo Grassi. Sappiamo dalla dedica di questa opera, indicata come Opera XXIIe comprendente 21 madrigali, che il B. era membro dell'Accademia degli Armonici di Cesena.
Piuttosto scarse sono le notizie sulla sua vita, ma dai pochi documenti in nostro possesso possiamo stabilire che, eccettuato un breve viaggio a Roma, visse a Mantova e prevalentemente a Ferrara. Dedicatosi per lo più alla composizione di madrigali, non trascurò altri generi musicali, come è eloquentemente testimoniato dalle numerose composizioni rimasteci.
Nel 1596 presso Vittorio Baldini, stampatore ducale, pubblicò a Ferrara le Canzonette a quattro, Libro primo dedicate ad Alfonso Forciroli (15 composizioni). Accanto alla musica profana coltivò anche quella religiosa, tra cui restano Missae (Venezia, Gardano, 1585), due libri di Sacrae Cantiones sex vocibus concinendae (Venezia, Vincenzi e Amadino, 1585-86), Sacrae Cantiones motetta... octonis vocibus (Venezia, Vincenti, 1589), Sacrae Cantiones cum B. V. Cantico denis vocibus Et in fine Missa octonis tantum vocibus (Venezia, R. Amadino, 1594), Salmi a Cinque Voci con doi Magnificat et Letanie della B. Vergine, con il suo basso generale per l'organo, Op. XX (Venezia, R. Amadino, 1610).
Della sua permanenza a Mantova non restano testimonianze nell'Archivio Gonzaga, ma in una lettera dell'8 ott. 1616, indirizzata dal B. al duca per raccomandare un suo figlio che aveva indossato l'abito domenicano, è fatto un preciso riferimento ai suoi meriti musicali e alla sua attività trascorsa presso la corte.
Stabilitosi nuovamente a Ferrara nel 1616, il B. vi rimase fino al 1618, anno in cui presumibilmente morì, poiché da questo momento non se ne hanno più notizie. Sue composizioni apparvero anche in celebri raccolte dell'epoca; tra esse ricorderemo: Il Lauro Secco libro primo di madrigali a cinque voci di diversi autori, pubblicato a Ferrara presso V. Baldini nel 1582 e nuovamente ristampato a Venezia da A. Gardano nel 1596; Raccolta di Gio. Battista Mosto. Corona di madrigali a sei voci di diversi eccellentissimi musici. Libro primo, pubblicato a Venezia presso l'erede di Girolamo Scotto nel 1579 e Raccolta di Filippo Nicoletti. La Gloria musicale di diversi eccellentissimi auttori (sic) a cinque voci, pubblicata a Venezia presso R. Amadino nel 1592.
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