BELLAVISTA, Girolamo
Cartografo veneziano, provvigionato dalla corte-papale nel sec. XV. Come "misser Girolamo viniziano" figura durante i pontificati di Pio II e di Paolo II in parecchi documenti contabili della Camera apostolica. Da essi si apprende che il B. dal 1460 era incaricato di provvedere alla conservazione della flotta pontificia, ancorata presso il ponte S. Angelo e che prima del 1463 aveva dipinto su tela un mappamondo - perduto - che Pio II aveva inviato in quell'anno in dono alla città natale di Corsignano (chiamata dal nome del pontefice Pienza). Quando Pio II decise la crociata contro i Turchi nel 1464, il B. fu tra i pochi che lo accompagnarono ad Ancona, dove il pontefice morì. Egli tornò a Roma ed ebbe la sorte di godere subito del favore di Paolo II, che lo sovvenzionò almeno fino al 1469. Papa Barbo, secondo le consuetudini del tempo, aveva simpatia per la geografia e la cosmografia e così apprezzò il B., che di quelle scienze pare fosse cultore egregio. Forse a lui, diede l'incarico di delineare un mappamondo per il palazzo di S. Marco a Roma, del quale aveva fatto iniziare la costruzione ancora da cardinale. Gerolamo Ruscelli, editore veneziano della Geografia di Tolomeo nel 1561, parla di "una tavola notabilmente grande... che fece fare Papa Paolo secondo nel Palazzo di San Marco in Roma"; non ne indica l'autore, ma si pensa di attribuirla al B., in quanto in quel tempo era il solo cosmografo alla corte papale. Anche di questo mappamondo non è rimasta traccia.
Bibl.: G. Uzielli, Paolo dal Pozzo Toscanelli, in Raccolta di documenti e studi pubbl. dalla R. Commissione Colombiana, parte V, 1, Roma 1894, pp. 303 s.; M. Fiorini, Sfere terrestri e celesti di autore ital. oppure fatte o conservate in Italia, Roma 1899, p. 170; G. Zippel, Cosmografi al servizio dei papi nel Rinascimento, in Bollett. d. R. Società geografica ital., XLVII (1910), pp. 843-852.