AMELONGHI, Girolamo (il Gobbo da Pisa)
Visse verso la metà del sec. XVI: nel carnevale del 1546 era della schiera di poeti e artisti, che seguiva in Firenze il carro raffigurante il trionfo di tutto il mondo o il trionfo della Pazzia. Compose capitoli, madrigali e canti carnascialeschi, in cui descrive le scappate degli studenti pisani; ma il suo nome è legato all'originale poemetto La Gigantea che, cercando il comico nel mostruoso, narra in spigliato e lepido stile la guerra dei giganti contro gli dei, e con la Nanea e la Guerra dei mostri preannunzia il poema eroicomico del sec. XVII. Fu già questione se la Gigantea, anziché dell'Amelonghi, non fosse di Benedetto Arrighi.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, ii, pp. 617-18; O. Dini, Il Lasca tra gli accademici, Pisa 1896, p. 25 segg.; C. Zacchetti, Dal poema epico al poema eroico, Melfi 1898; G. Secchi, in Giorn. stor. della letter. ital., XLI (1903), p. 396 segg.