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GARAVAGLIA, Giovita

di Fabio Maffi - Enciclopedia Italiana (1932)
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GARAVAGLIA, Giovita

Fabio Maffi

Incisore, nato a Pavia il 18 marzo 1790, morto in Firenze il 27 aprile 1835. Orfano del padre dalla nascita, a 15 anni è iniziato all'incisione da F. Anderloni, suo padrino e primo maestro, del quale diviene poi cognato e collaboratore. Studia a Milano, all'Accademia, sotto la guida di G. Longhi e poi dell'Anderloni. Nel 1813 vince il maggior premio dell'Accademia con l'Erodiade, e nel '17 un altro con la Sacra Famiglia. Salito in fama per le magnifiche riproduzioni della Madonna di Geminiano, di Agar e Ismaele del Barocci, del Davide del Guercino, della Madonna della Seggiola di Raffaello, del Giacobbe, suo capolavoro, viene chiamato nel '33 a Firenze da Leopoldo II a dirigervi la scuola d'incisione nel rame: ma vi muore due anni dopo, lasciando incompiuti varî lavori, fra cui la riproduzione dell'Assunta di Guido Reni e un ritratto di Raffaello, compiuti poi da F. Anderloni.

Bibl.: P. Carpanelli, Elogio di Giovita Garavaglia incisore, Pavia 1840; E. Anderloni, Opere e vita di F. Anderloni, Milano 1903.

Vocabolario
giovare
giovare v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...
giovaménto
giovamento giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
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