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GIOVANNOZZO di Perino, detto Calandrino

di Cristina Ranucci - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 56 (2001)
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GIOVANNOZZO (Nozzo) di Perino, detto Calandrino

Cristina Ranucci

Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo a Firenze almeno a partire dal 1301, anno nel quale un atto notarile, rogato da Grimaldo di Compagno da Pesciola, registra come testimone "Nozzo vocato Calandrino pictore" (Milanesi).

La sua figura ci è stata tramandata da G. Boccaccio in quattro novelle del Decamerone, dove G., soprannominato Calandrino, è descritto come un uomo dal carattere ingenuo e meschino, amico e collaboratore del pittore fiorentino Buffalmacco (Buonamico detto Buffalmacco).

Nella quinta novella della IX giornata si racconta, infatti, che Buffalmacco, avendo avuto dal mercante fiorentino Niccolò Cornacchini la commissione di dipingere un suo "casamento" in Camerata presso S. Domenico di Fiesole, chiamò come aiutante G., che vi lavorò per almeno due mesi, insieme con i pittori Bruno e Nello, quest'ultimo parente della moglie Tessa.

Il contributo di G. a quest'impresa, peraltro non meglio nota, sembrerebbe essere stato marginale e non ulteriormente definibile sulla base del racconto di Boccaccio. Interessanti appaiono, invece, le modalità con cui il lavoro venne organizzato. È infatti evidente che, almeno in questo caso, non si trattò di un'opera condotta da una bottega gerarchicamente organizzata, bensì di un cantiere a cui concorsero almeno quattro pittori singolarmente titolari di bottega.

Il ricordo di un'altra opera di G. è tramandato da F. Sacchetti, il quale nella LXXX novella racconta che Boninsegna Angiolini, nel corso di una seduta del Consiglio nella chiesa fiorentina di S. Piero Scheraggio, rimase inorridito dinanzi ai "goccioloni" (figure smisuratamente grandi e di rozza fattura) "lunghissimi, dallo spazzo insino al tetto", "con calze vergate e scaccate", ivi dipinti, attribuendone la paternità a Calandrino.

L'identificazione del soggetto risultò impossibile persino ai contemporanei del pittore; le loro osservazioni consentono, comunque, di dedurre che si trattava di figure virili ritratte in abiti contemporanei. La chiesa di S. Piero Scheraggio, già oggetto di importanti trasformazioni nel 1410, venne inglobata nel 1561 negli Uffizi e fu definitivamente demolita nel XIX secolo (A. Cocchi, Le chiese di Firenze dal secolo IV al secolo XX, Firenze 1903, pp. 150-153).

G. risulta morto nel 1318 (Colnaghi).

Fonti e Bibl.: G. Boccaccio, Decameron (1349-51), a cura di V. Branca, Firenze 1999, giornata VIII novella 3, giornata VIII novella 6, giornata IX novella 3, giornata IX novella 5; F. Sacchetti, Il Trecentonovelle (1388-95 circa), a cura di A. Lanza, Firenze 1990, novelle LXVII, LXXX, LXXXIV; L'Anonimo Magliabechiano (XVI secolo), a cura di A. Ficarra, Napoli 1968, pp. 62 s.; G. Vasari, Le vite… (1550), a cura di L. Bellosi - A. Rossi, I, Torino 1986, p. 144; G. Milanesi, in G. Vasari, Le vite… (1568), I, Firenze 1878, p. 499 n. 2; F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno (1681-1728), I, Firenze 1767, p. 173; J.A. Crowe - G.B. Cavalcaselle, A history of painting in Italy, II, London 1923, p. 161; D.E. Colnaghi, A Dictionary of Florentine painters from the 13th to the 17th centuries, London 1928, p. 63; L. Bellosi, Buffalmacco e il "Trionfo della Morte", Torino 1974, pp. 70-72, 99 nn. 14-15; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 373.

Vedi anche
Buffalmacco Pittore fiorentino (sec. 14º), di nome Bonamico ma ricordato dalle fonti col soprannome di Buffalmacco e come personaggio burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori, dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto. La ... Giovanni Boccàccio Boccàccio, Giovanni. - Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 sett. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il Boccaccio, Giovanni nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio di Chelino, ... Gaddi, Taddeo Pittore fiorentino (m. 1366); fu scolaro di Giotto (secondo Cennino Cennini lavorò con Giotto per 24 anni). La sua personalità si distingue da quella del maestro già nella Madonna col Bambino di Castiglione Fiorentino (Pinacoteca Civica), dalle caratteristiche proporzioni allungate, di gotica eleganza. ... Vittore Branca Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale dell'Ottocento, di saper unire scienza e sapienza. Vittore Branca, Vittore compie i suoi studi alla ...
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    Soprannome col quale è noto il pittore fiorentino Nozzo di Pierino (prima metà del sec. 14º): uomo di proverbiale dabbenaggine, figura nel Decameron (VIII, 3a e 6a; IX, 3a e 5a) come vittima di grandiose burle degli amici Bruno, Buffalmacco e altri. C. è il prototipo della stupidità umana, che la pretende ...
Vocabolario
calandrino
calandrino s. m. [der. di calandra2]. – Altro nome dell’uccello calandrella.
calandrìnia
calandrinia calandrìnia s. f. [lat. scient. Calandrinia, dal nome del botanico svizz. J. L. Calandrini († 1758)]. – Genere di piante della famiglia portulacacee, con circa 60 specie, dell’America e dell’Australia, alcune coltivate nei giardini...
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