ZAMBELLI, Giovanni
Martire della libertà italiana, nato a Venezia il 19 giugno 1824, impiccato a Belfiore il 7 dicembre 1852. Frequentò il ginnasio, ma interruppe gli studî per dedicarsi all'arte, per la quale nutriva viva vocazione; sennonché, essendo di modesta famiglia, dovette acconciarsi in qualità di scrivano presso il capitanato del porto di Venezia.
Scoppiata la rivoluzione del marzo 1848, fu tra i più animosi difensori della sua città nativa, militando nel corpo degli artiglieri Bandiera e Moro; poi, caduta la repubblica (agosto 1849), s'affigliò alla congiura che faceva capo a quella di Mantova, diffondendo proclami rivoluzionarî e le cartelle del prestito mazziniano, e di più estendendo le fila della cospirazione a Padova, a Vicenza e a Treviso. Arrestato dopo le prime delazioni, fu condotto a Mantova, e compreso nel processo che si chiuse con la sentenza del 4 dicembre 1852, con la quale lo Z., insieme con il Tazzoli, il De Canal, lo Scarsellini e il Poma fu condannato alla forca.
Bibl.: T. Vedovi, Cenni biografici dei martiri di Belfiore e di S. Giorgio, Mantova 1872; A. Luzio, I martiri di Belfiore, Milano 1905.