Romano (m. 996), eletto (985) come successore di G. XIV, dietro accordo del partito dei Crescenzî con quello imperiale. Svolse attiva opera religiosa e seppe difendere le prerogative della Santa Sede nei confronti dei vescovi francesi che, col favore del loro re, tentavano di eliminarle (991). Oppresso dal prepotere dei Crescenzî, fuggì in Toscana. Fu riammesso a Roma quando si seppe che Ottone III si riavvicinava alla città, ma morì poco dopo. n Cataloghi dei papi e compilazioni storiche, avendo diviso per errore il pontificato di Giovanni XIV tra due papi Giovanni, diedero a Giovanni XV il numero ordinale XVI, che spetta invece all'antipapa Giovanni Filagato, chiamato anche, per il sopra ricordato errore, Giovanni XVII. Onde, per chi considerò Giovanni Filagato vero pontefice, l'ordinale XVII spetta a Siccone (1003), XVIII a Fasano (1004), XIX a Romano (1024), mentre, a distanza di due secoli, Pietro Ispano assunse l'ordinale XXI, essendosi tenuto conto dello sdoppiamento di Giovanni XIV e dell'antipapa Giovanni XVI (o XVII). Non esiste quindi un Giovanni XX.