GIOVANNI XII papa
Ottaviano, figliuolo di Alberico "principe e senatore di tutti i Romani", era nel 954 succeduto nel titolo e nell'autorid dei padre: il quale, ritenendo non bene sicuro in Roma il potere laico, aveva voluto riunire nelle mani del figliuolo anche l'ecclesiastico, facendo giurare ai Romani che lo avrebbero eletto a successore di Agapito II. E Ottaviano, divenuto Giovanni XII, fu consacrato il 16 dicembre 955. Giovanissimo, forse sedicenne, visse come un gran signore del tempo, nei conviti, nei piaceri, nella caccia, nelle armi, anche se le orribili cose dette di lui, riferiteci da Liutprando, si devono ritenere esagerate, per passione di parte. Dopo una spedizione sfortunata contro Capua (961?), minacciato forse da Berengario e da Adalberto, si rivolse a Ottone I. E questi giurò di rispettare e promuovere i diritti e i privilegi della Chiesa e del pontefice e fu coronato a Roma il 2 febbraio 962, iniziando così quello che fu detto più tardi Sacro Romano Impero della nazione germanica. Il papa giurò a sua volta di essere fedele all'imperatore; si regolarono i diritti di questo su Roma e il suo intervento nell'elezione papale; furono confermate alla Chiesa le donazioni carolinge: il testo, però, del privilegium Othonis giunto a noi fu probabilmente alterato. G., partito l'imperatore, intrigò con i suoi nemici, accogliendo a Roma Adalberto (963). Avvicinandosi Ottone, dopo un tentativo di resistenza, si ritirò a Tivoli. Citato davanti a un sinodo presieduto dall'imperatore (6 novembre), non comparve e minacciò la scomunica. Il 4 dicembre, fu eletto in sua vece un laico, Leone VIII, con l'obbligo che in avvenire non fosse scelto il papa se non col consenso, o, forse, secondo la volontà dell'imperatore. Ma, presente ancora Ottone, scoppiò la rivolta contro l'imperatore tedesco, che la represse con severità: partito quello, tornò G. e prese vendetta degli avversarî. Morì poco dopo, il 14 maggio 964, probabilmente di apoplessia.
Fonti: Lettere in Patr. Lat., CXXXIII, col. 1013 segg.; Jaffé, Reg., I, p. 463 segg.; Lib. pontif., ed. Duchesne, II, Parigi 1886, p. 246 segg.
Bibl.: H. J. Floss, Die Papstwahl unter d. Ottonen, Friburgo in B. 1858; Th. Sickel, Das Privilegium Ottos I, Innsbruck 1883; K. Hampe, Die Berufung Ottos des Grossen, ecc., in Histor. Aufsätze K. Zeumer... dargebracht, Weimar 1910; G. Bossi, I Crescenzi, Roma 1915; G. Buzzi, Ricerche, in Arch. d. R. Soc. rom. di st. patr., XXXVIII (1915); A. Hauck, Kirchengeschichte Deutschlands, Lipsia 1920. V. anche ottone i.