VIGNATI, Giovanni
Appartenente a nobilissima famiglia guelfa di Lodi, alla morte di Gian Galeazzo Visconti fu acclamato signore della sua città, dopo aver cooperato alla cacciata di Antonio Fissiraga che, pur essendo guelf0, voleva tener Lodi in soggezione di Giovanni Maria Visconti. Aderendo alla Lega guelfa, entrò in stretti legami di parentela coi Rusca di Como, i Cavalcabò di Cremona, i Polenta di Ravenna, e fu nominato anche patrizio di Venezia. Alla sua città largì statuti (che sono andati dispersi); quindi, nella lotta coi Visconti, occupò Vercelli e Melegnano e comperò Piacenza; ma successivamente stipulò lunghe tregue col duca di Milano (1406-10), col quale, anzi, malgrado il parere contrario dei guelfi, entrò in lega nel 1412 contro i signori di Brescia, Crema, Cremona, ecc. Dall'imperatore Sigismondo ottenne il riconoscimento dei suoi dominî col titolo di conte (1413), e a Lodi lo ospitò insieme con il papa Giovanni XXIII, cedendo all'imperatore, in pegno, la città di Piacenza, che poco dopo fu occupata di sorpresa dal duca di Milano. Venuto di nuovo in lotta con quest'ultimo, per riscattare il figlio Giacomo, fatto prigioniero a tradimento, dovette riconoscersi vassallo di Filippo Maria Visconti. Nel 1415, invitato con un pretesto a Milano, fu fatto prigioniero nel castello di Porta Giovia e trascinato a Pavia, dove finì suicida in carcere. Fu l'ultimo signore indipendente di Lodi.
C. Vignati, Codice diplomatico Laudente, Milano 1885.