Medico e naturalista (Firenze 1712 - ivi 1783). Laureatosi in medicina a Pisa, si dedicò agli studî di botanica e divenne professore di botanica allo Studio fiorentino, senza però trascurare l'esercizio della medicina. Divenuto prefetto della Biblioteca Magliabechiana, iniziò un'intensa attività tesa a promuovere gli interessi scientifici ed economici della sua regione. Di questo periodo è la pubblicazione dei Viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa (6 voll., 1751-54; 2a ed., 12 voll., 1768-79), che sono la sua opera più importante. Il trattato Alimurgia (1767), benché poco apprezzato dai contemporanei, lo fa considerare uno dei fondatori della patologia vegetale. Partecipò all'istituzione dell'Accademia dei Georgofili e della Società Colombaria di Firenze.