SPANO, Giovanni
Archeologo, nato a Ploaghe (Sassari) l'8 marzo 1803, morto a Cagliari il 3 aprile 1878. Ebbe numerose cariche: canonico della cattedrale di Cagliari, professore di Sacra Scrittura e lingue orientali nell'università di Cagliari e poi rettore di quell'università dal 1857, commissario per le antichità dell'isola e senatore del regno (dal 15 novembre 1871), membro di numerose accademie nazionali ed estere.
Autore di copiose opere nel campo letterario e archeologico, ebbe soprattutto il merito, accanto ad Alberto La Marmora, d'iniziare uno studio regolare e metodico delle antichità dell'isola, e anche quello maggiore di fare in tutto il paese regolari indagini e scavi, formando una magnifica collezione antiquaria, che donò poi generosamente al museo di Cagliari e al gabinetto archeologico universitario di Sassari. Queste due attività di ricercatore e d'illustratore, lo S. consacrò in 10 annate del Bollettino archeologico sardo, dal 1858 al 1868, continuando poi con regolari notizie sulle Scoperte di antichità in Sardegna, dal 1871 al 1876. Il suo generoso dono è specialmente chiarito nel Catalogo della raccolta archeologica sarda da lui donata al Museo d'antichità di Cagliari (v.), parte 1ª, Archeologia, Cagliari 1860; parte 2ª, Numismatica, ivi 1865. Raccoglitore, scavatore, eccitatore di studî, ebbe ad affrontare fatiche e pericoli non lievi; ma ebbe la soddisfazione di presentare nel 1871 al Congresso preistorico di Bologna una raccolta di oggetti di antichità dell'isola che fu per tutti i dotti ivi raccolti una vera rivelazione. Egli fu anche filologo e folklorista e di questa sua attività lasciò ricordo nell'Ortografia sarda nazionale o Grammatica del dialetto logudorese (1840); nel Vocabolario del dialetto logudorese (1855), e infine nel Vocabolario sardo geografico patronimico (Cagliari 1872).
Bibl.: L. Falchi, L'opera di G. S., in Mediterranea, Cagliari 1930; G. Rossi, Dal carteggio inedito del canonico S., in Varietà letteraria, Bologna 1912, p. 301 segg. (la corrispondenza dello S. col Gozzadini, e lettere inedite di M. Amari allo S.). Lasciò ricordi autobiografici, Le iniziazioni ai miei studi, ecc., in parte inediti (nella R. Biblioteca universitaria di Cagliari) e in parte editi in Stella di Sardegna, diretta da E. Costa, anni II e III (1876-77). Vedi, inoltre Onoranze a G. S., Cagliari 1890.