Medico e patriota (Parma 1766 - Milano 1837). Professore di patologia medica a Pavia, e dal 1797 rettore di quella università. Volontario nell'esercito cisalpino, fu poi segretario generale del ministero degli Interni della Repubblica Cisalpina a Milano (1797). Caduto il Regno d'Italia, partecipò alla congiura militare per sottrarre la Lombardia al dominio austriaco (1814). Scoperto e imprigionato, venne liberato solo nel 1818. Nella storia della medicina è noto per aver effettuato un tentativo di revisione critica del brownianismo, in contrapposizione al quale elaborò la cosiddetta dottrina dei controstimoli, principî attivi che, spiegando un'azione contraria a quella degli stimoli, avrebbe attenuato l'eccitabilità. Sostenne che la diagnosi può essere fatta con sicurezza solo per mezzo del criterio ex adiuvantibus et nocentibus.