GHISLIERI (Ghisleri, Consiglieri), Giovanni Pietro
Nacque a Roma nel 1540 da Giovanni Antonio Alessandri e da Prassede Consiglieri del ramo romano della famiglia bolognese Ghisleri, che aveva adottato il cognome Consiglieri; al ramo di Bosco Marengo della stessa famiglia apparteneva Antonio (Michele) Ghislieri papa Pio V. Importante per lui fu il rapporto con gli zii materni, Giovanni Battista Consiglieri - creato cardinale nel 1557 da Paolo IV -, e il teatino Paolo Consiglieri, che di Paolo IV fu maestro di camera. Quest'ultimo, morendo nel 1557, nominò il G. erede universale, trasmettendogli anche il canonicato di S. Pietro e il primiceriato di Treviso. Il G. - che ricoprì più incarichi nell'amministrazione pontifica sotto Pio V, Gregorio XIII e Sisto V - dovette sicuramente avere una formazione giuridica: fu infatti referendario del tribunale della Segnatura e fece anche parte del Collegio dei protonotari apostolici. Fu inoltre nella congregazione della S. Consulta, certamente non prima del 1566. Nel 1567, Pio V lo nominò commissario apostolico di San Severino Marche, affidandogli anche il compito di dirimere alcune controversie tra Comunità; passò poi a incarichi più importanti: nel 1569 fu governatore di Fermo e nel 1570 di Orvieto. Il favore del pontefice è testimoniato anche dall'intento, non realizzato a causa della morte del papa (maggio 1572), di nominarlo cardinale. Nello stesso anno, per volere di Pio V, il G. aveva ripreso l'antico nome della famiglia materna, mutando il cognome in Ghislieri.
Nonostante la mancata nomina a cardinale, il G. continuò la carriera nella Curia papale; nel 1575 divenne governatore di Camerino e l'anno successivo fu nominato governatore di Perugia. Dal 1578 al 1580 ricoprì la carica, di grande prestigio e responsabilità, di presidente di Romagna.
In queste vesti fu autore di una dettagliata relazione a Gregorio XIII sullo stato della regione, un lavoro di rilevante interesse per l'esaustività e la precisione con cui il G. illustra la situazione di quel dominio pontificio.
Altro importante ufficio il G. lo ricoprì nel 1585 durante la sede vacante di Gregorio XIII: il conclave lo nominò per l'occasione governatore di Borgo, affidandogli così il delicato compito di amministrare la giustizia e difendere l'ordine pubblico nella zona circostante il Vaticano. Incarichi come questi venivano necessariamente conferiti a prelati esperti e affidabili, in considerazione dell'alto numero di disordini e tumulti che si verificavano nei periodi di interregno.
La carriera del G. continuò ancora sotto Sisto V, col quale fu prefetto della Sacra Consulta. Secondo L. Iacobilli - che nei suoi scritti esalta la stima e la fama di grande competenza di cui il G. godeva - il G. morì a Roma nel dicembre del 1587 e fu sepolto nella chiesa di S. Maria in Traspontina (dove però non è rintracciabile la lapide); nominò erede la nipote Camilla, madre dello stesso Iacobilli.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. Capitolino, Archivio Ghislieri, bb. 1, ff. 1, 2; 2: Albero genealogia e discorso della famiglia Ghisliera di Ludovico Jacobilli da Foligno protonotaro apostolico; Bibl. apost. Vaticana, Vat. lat., 6182, cc. 21, 24v, 52, 83v, 210, 241v, 468, 479v, 587, 608v, 613, 634v; 6190, cc. 30, 33v, 75, 78v, 200, 203v, 317, 329v; 6416, cc. 19, 39-40v, 61-62v, 63-64v, 75-76v, 146, 175-176v, 177-178v; 6946, cc. 139, 152, 217rv, 227, 308v; Urb. lat. 831, cc. 83-125v; I.A. Petramellarius, Ad librum Onuphrii Panvinii de summis pontificibus continuatio, Bononiae 1599, p. 55; A. Chacon, Vitae et res gestae pontificum Romanorum et S. Romanae Ecclesiae cardinalium, Roma 1677, p. 864; L. Iacobilli, Bibliotheca Umbriae, Fulginiae 1658, p. 162; Id., Vita del santissimo sommo pontefice Pio V…, Todi 1661, pp. 4, 7, 34, 43, 68, 96; P. Mandosio, Bibliotheca Romana…, Roma 1682, p. 50; L. von Pastor, Storia dei papi, IX, Roma 1912, p. 766; N. Del Re, Il governatore di Borgo, in Studi romani, XI (1963), p. 25; Serie cronologica degli eminentissimi legati che hanno governato la provincia di Romagna dall'anno 1509 sino al 1822, Ravenna 1822, p. 7; Serie cronologica degli antichi signori, de' podestà, de' rettori di Fermo dal secolo ottavo all'anno 1550 e dei governatori, vicegovernatori e delegati dal 1550 al 1855, a cura R. De Minicis, Fermo 1855, p. 56; S. Bernicoli, Governi di Ravenna e Romagna, Ravenna 1898, p. 72; C. Weber, Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, pp. 163, 171, 242, 320, 329, 364, 697.