• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BELLORI, Giovanni Pietro

di Vincenzo Golzio - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BELLORI, Giovanni Pietro

Vincenzo Golzio

Nacque in Roma verso il 1615: vi morì nel 1696. Bibliotecario della regina Cristina di Svezia attese specialmente a opere riguardanti l'arte, l'archeologia e la numismatica. Nel campo archeologico è degna di nota la pubblicazione, che egli fece insieme con l'incisore romano Pietro Sante Bartoli, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia (Roma 1693). Degli scritti riguardanti l'arte sono notissime le Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, edite in Roma nel 1672, di cui la seconda parte, annunziata nella prefazione, non fu mai stampata. Il B., a differenza di altri scrittori che pongono tutti sullo stesso piano, scelse gli artisti per lui più significativi: Annibale e Agostino Carracci, Domenico Fontana, Federigo Barocci, Michelangelo da Caravaggio, Pietro Paolo Rubens, Antonio van Dyck, Francesco Duquesnoy, il Domenichino, Giovanni Lanfranco, Alessandro Algardi e Nicola Poussin. Nel fu pubblicata postuma, insieme ai Ritratti di alcuni celebri pittori del sec. XVII, disegnati e intagliati in rame da Ottavio Lioni, con le loro vite tratte da diversi autori, la Vita di Carlo Marata, scritta dal B. fino all'anno 1689 e terminata da altri, insieme a un discorso dello stesso sopra il quadro della Dafne del medesimo artista, in cui si fa osservare la conformità tra la pittura e la poesia, secondo l'oraziano ut pictura poësis.

Il B. è anche molto importante per la conoscenza delle teorie del Seicento sull'arte. Due suoi scritti sono per questo riguardo molto significativi: la Descrizione delle immagini dipinte da Raffaello d'Urbino nelle camere del Palazzo Apostolico Vaticano, pubblicata a Roma nel 1695, che è anche di grande interesse per chi voglia conoscere il culto che il sec. XVII ebbe per l'Urbinate, e L'idea del pittore, dello scultore e dell'architetto scelta dalle bellezze naturali superiore alla natura, discorso letto nell'Accademia di San Luca nel 1664, e premesso alle Vite.

Secondo il B., i pittori e gli scultori si formano anch'essi nella mente un esempio di bellezza superiore e, in esso riguardando, emendano la natura; quest'idea della pittura e della scultura originata dalla natura supera la sua origine e si fa originale dell'arte. Il B. è, come si vede, un seguace della teoria platonica, o meglio neoplatonica, dell'arte, secondo la quale l'artista deve attuare il bello ideale, ossia un tipo universale di bellezza suprema, il bello assoluto, incarnazione delle eterne idee. Anche per questo il B. ben può dirsi precursore del Winckelmann, che di tale teoria fu fervente apostolo nel secolo seguente, informando di essa tutta la reazione neoclassica al Barocco. Egli rappresenta nel Seicento l'idealismo classico contro il naturalismo e il manierismo.

Del B. artista non si ricorda che un paesaggio della serie di quelli incisi dal Canini.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 270; J. v. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924; E. Panofsky, Idea, Lipsia 1924.

Vedi anche
Domenico Zampieri detto il Domenichino Pittore (Bologna 1581 - Napoli 1641). Protagonista della pittura bolognese, fu uno dei promotori del classicismo secentesco europeo. Allievo prima di D. Calvaert poi dei Carracci, fu artista dei più colti, elaborando in un eclettismo raffinato le esperienze formali dei grandi maestri del 16° secolo. ... manierismo Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso anche alla produzione letteraria. Arte La storiografia artistica fino al 20° secolo Nella storiografia ... Agostino Carracci Pittore e incisore (Bologna 1557 - Parma 1602). Fratello maggiore di Annibale, fu dapprima alla scuola di P. Fontana, poi di B. Passarotti; per l'incisione gli furono guida D. Tibaldi e il fiammingo C. Cort. Nel 1581 fu a Parma, poi a Venezia dove incise opere di P. Veronese. Dopo questo soggiorno si ... Giovanni Lanfranco Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una libertà pittorica in netto contrasto con la corrente classicistica, fu tra le personalità artistiche ...
Tag
  • PIETRO PAOLO RUBENS
  • GIOVANNI LANFRANCO
  • ALESSANDRO ALGARDI
  • CRISTINA DI SVEZIA
  • AGOSTINO CARRACCI
Altri risultati per BELLORI, Giovanni Pietro
  • Bellòri, Giovanni Pietro
    Enciclopedia on line
    Scrittore d'arte (Roma 1613 - ivi 1696). Fu commissario per le antichità di Roma, sotto Clemente X, e antiquario e bibliotecario di Cristina di Svezia. L'opera sua più nota sono le Vite de' pittori, scultori et architetti moderni (1672), continuazione dell'opera di Giovanni Baglione, in cui tratta degli ...
  • BELLORI, Giovanni Pietro
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 7 (1970)
    Kenneth Donahue Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. Sin dal 1674 il B. fu considerato dagli studiosi nipote dello scrittore, collezionista e antiquario F. Angeloni; ma i ...
Vocabolario
bellóre
bellore bellóre s. m. [der. di bello], letter. ant. – Bellezza: che cosa tirannica è b. di donna! (Novellino); De tutto compimento siete ornata [E] d’adornezze e di tutto bellore (Guinizzelli).
pietra d'inciampo
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali