PARADISI, Giovanni
Poeta e uomo di stato, figlio del precedente, nato a Reggio Emilia il 19 novembre 1760, ivi morto il 5 agosto 1826. Fece parte del Direttorio cisalpino nel 1797; ebbe altissimi uffici nella Repubblica e nel Regno italico, sino alla presidenza del Senato e dell'Istituto. Coltivò la poesia, e protrasse fino al 1826, tenendosi tra il Cerretti e il Fantoni, la scuola oraziana del ducato estense; ma con l'ode sulla Passione e con l'inno A S. Pietro tentò qualcosa che prelude alla poesia sacra del Manzoni.
Bibl.: L. Cagnoli, in Continuazione alla Biblioteca modenese, V, p. 223 segg.; T. Casini, Ritratti e studii moderni, Milano 1914, p. 412 segg.; A. Pingaud, Les hommes d'État de la République Italienne (1802-05), Parigi 1914; G. Crocioni, G. P. poeta dialettale, nel volume per nozze di P. Fedele, Napoli 1908; Cfr. inoltre la bibl. della voce paradisi, agostino.