COLONNA, Giovanni Paolo
Musicista, nato a Bologna il 16 giugno 1637, mortovi il 28 novembre 1695. Suo padre, parente del famoso Zarlino, era costruttore di organi. C. apprese in patria l'arte dell'organo dal Filippuzzi, ma si trasferì poi a Roma, dove diventò organista di S. Apollinare; studiò composizione sotto la guida del Carissimi, dell'Abbatini e del Benevoli. Da essi il C. apprese quelle maniere di stile concertato i cui pregi sono la solida costruzione, la pienezza sonora, l'andamento grandioso e magniloquente. Tornato in patria, nel 1659 fu eletto organista di S. Petronio e nel 1674 divenne maestro direttore della Cappella. Sotto di lui furono educati i migliori maestri della scuola bolognese: G. M. Bononcini, il Tosi, il Clari, F. A. Urio, il Predieri. Negli ultimi anni della sua vita il C. fu rattristato da una polemica col Corelli.
Delle sue opere a stampa le più ragguardevoli sono: Messe piane a otto voci con uno e due organi, op. 5, Bologna 1684; Messe, Salmi e Responsori per li defunti, a otto voci, op. 6, Bologna 1685. I suoi numerosi oratorî e altri componimenti d'argomento sacro sono tuttora inediti (in gran parte negli archivî di Bologna e nelle biblioteche di Vienna). Citiamo fra altri: La caduta di Gerusalemme, Mosè legato di Dio, La profezia di Eliseo. Il transito di San Giuseppe, oltre a Messe concertate, Salmi, Magnificat. Il C. scrisse pure diverse musiche di genere profano, vocali e strumentali, di cui talune sono a stampa. I suoi melodrammi: Pelope e Ippodamia (1768), Amilcare in Cipro (1692), furono rappresentati in teatri di Bologna.
Bibl.: L. Busi, Il padre G.B. Martini, I, Bologna 1891; F. Vatielli, Arte e vita musicale a Bologna, Bologna 1927.