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CARTAGENOVA, Giovanni Orazio

di Maria Caraci - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 20 (1977)
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CARTAGENOVA, Giovanni Orazio

Maria Caraci

Nato a Genova nel 1800, non si hanno notizie sulla sua formazione musicale. Dotato di spiccata musicalità e di vivace intelligenza, debuttò nell'Otello di Rossini, interpretando il ruolo di Elmiro, al teatro alla Scala di Milano, il 7 marzo 1823. Divenuto amico di Mercadante, che lo riteneva interprete sensibile ed intelligente, nel 1824 partì, da lui scritturato, per una serie di tournées in Portogallo, Spagna, Italia, prendendo parte alle prime rappresentazioni di Gabriella di Vergy (Lisbona, teatro S. Carlo, 8 ag. 1828) e de I Normanni a Parigi (Torino, teatro Regio, 7 febbr. 1832) di Mercadante stesso, e interpretando opere di A. Granara (Elisa di Montalfieri, Genova, teatro Carlo Felice, maggio 1832), G. Pacini (L'Ultimogiorno di Pompei, Madrid, teatro del Principe, 7 sett. 1830), N. Vaccai (Zadig e Astartea, Madrid, teatro Italiano, 28 giugno 1828), V. Bellini (La straniera, Torino 1832). Dal 1832 - anno in cui il C. fu scritturato dall'impresario Lanari - ebbe inizio la sua collaborazione artistica con C. Ungher e G. L. A. Duprez, alla quale si debbono le celebri edizioni dell'AnnaBolena di Donizetti (Lucca 1832), della Gabriella di Vergy di Mercadante (Torino 1833) e del Mosè di Rossini (Torino 1833).

Bellini insisté a lungo per averlo, con G. Pasta, tra gli interpreti della prima della Beatrice di Tenda (Venezia, teatro La Fenice, 16 marzo 1833), e proprio la presenza dei due celebri cantanti - che anche in quella occasione suscitarono apprezzamenti molto favorevoli presso il pubblico e la critica - mitigò l'insuccesso dell'opera.

Dal 1833 l'attività del C. si svolse principalmente alla Scala di Milano: dopo aver preso parte alla prima rappresentazione dei Due sergenti di L. Ricci (1º settembre), in cui sostenne il suo primo ruolo importante, lasciò il ricordo di celebri interpretazioni nei ruoli di Cardenio ne Il furiosoall'isola di S. Domingo di Donizetti, (1833 e 1835), di Rodolfo ne La Sonnambula (1834), di Filippo nella Beatrice di Tenda di Bellini (1835), di Corrado nell'EminadiAntiochia di Mercadante (1835), di Enrico nell'AnnaBolena (1835). Nel 1835 il C. fu in tournée a Vienna, interpretando l'Anna Bolena, Il Furioso, La Sonnambula, LaStraniera, in magistrali esecuzioni che riscossero vivissimo successo. Ne La Straniera cantòanche a Londra durante una tournée -rimastafamosa - da lui compiuta nel 1836 (King's Theatre, 6 marzo).

Altre celebri interpretazioni appartengono agli anni 1835-40, nei quali il celebre basso cantò in diversi teatri italiani: nel 1837 ne Il Turco in Italia di Rossini (Milano, Canobbiana), ne Il Giuramento (prima rappresentazione, 11 marzo), ne I Briganti di Mercadante e nel Marin Faliero di Donizetti (Milano, teatro alla Scala, 19 agosto). Nello stesso anno prese parte alla esecuzione della Cantata in morte di Maria Malibran, su musiche di Donizetti, Pacini, Mercadante, Vaccai, Coppola (Milano, teatro alla Scala), e nel 1840 fu tra gli interpreti della prima della Saffo di Pacini (Napoli, teatro S. Carlo, 29 novembre).

Dotato di una bella voce di basso anche se di timbro non particolarmente bello, il C. si distinse anche in numerosi ruoli baritonali emergendo per le sue straordinarie capacità interpretative, anche dal punto di vista scenico. Le numerose interpretazioni che il C. diede de Il Furioso all'isola di S. Domingo, l'opera da lui preferita, furono considerate per molto tempo come modelli imprescindibili.

Il 26 settembre del 1841 il C. moriva a Vicenza.

Fonti e Bibl.: Notizie in Allgemeine Musikal.Zeitung, ottobre 1841, col. 912; novembre 1841, col. 933; aprile 1842, col. 3000; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori…, Napoli 1880-1882, III, pp. 205, 307; IV, pp. 311, 387; F. Regli, Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici… che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860, Torino 1860, p. 114; C. Gatti, Il teatro alla Scala…, I, Milano 1963, pp. 82, 85 s., 93; II, Milano 1964, pp. 30 s., 37, 39; H. Weinstock, Rossini, New York 1968, pp. 442, 501; F. J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, II, Paris 1861, p. 169; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 301; Enc. d. Spett., III, coll. 124 s.; Encicl. della Musica Ricordi, I, p.419; La Musica, Diz., I, Torino 1968, p. 356.

Vedi anche
Vincenzo Bellini Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835). Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un Salve Regina. Diciottenne, si recò a Napoli ove completò in tre anni i suoi studi con G. Furno, C. ... Gioacchino Rossini Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, finché a Bologna (circa alla fine del 1804) fu affidato al noto maestro A. Tesei, allievo di S. Mattei. ... Gaetano Donizétti Donizétti ‹-ƷƷ-›, Gaetano. - Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. ... Tadolini, Eugenia (nata Savorani). - Soprano (Forlì 1808 - Parigi 1872); studiò con il maestro Giovanni Tadolini, che in seguito divenne suo marito (dal quale si separò nel 1834). Debuttò a Firenze all'incirca nel 1828. Nel 1829 si affermò al Regio di Parma e dal 1830 fu al Théâtre des Italiens a Parigi. Fu una delle ...
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oraziano agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
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