NUMEISTER, Giovanni
NUMEISTER, Giovanni. – Nativo di Treysa («de Treisa», Geldner, 1970, p. 99), la prima notizia nota lo vuole immatricolato nell’Università di Erfurt nel semestre estivo del 1454.
Il lavoro presso l’officina di Gutenberg a Magonza non è documentato da espliciti atti ma la sua presenza presso l’inventore della stampa a caratteri mobili è ricavata dagli specialisti della prototipografia in base alla tecnica da lui adottata e al disegno e alla composizione dei caratteri utilizzati nella produzione assegnatagli. A causa del sacco di Magonza del 1462 da parte di Adolfo II di Nassau, così come numerosi altri allievi di Gutenberg, abbandonò la città per passare in Baviera e a Vienna (si indicano come sue alcune stampe a caratteri mobili ivi impresse) e poi in Italia, in un viaggio verso Roma che lo vide però fermarsi a Foligno. Qui nel 1471-72 stampò tre opere: Leonardo Bruni, De bello Italico adversus Gothos (I.G.I. [Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia] n. 2188), Cicerone, Epistolae ad familiares ([1471]; I.G.I., n. 2810) e l’editio princeps della Commedia di Dante Alighieri (11 aprile 1472; I.G.I., n. 352).
A Foligno ebbe l’aiuto economico e anche tecnico dei fratelli Emiliano e Mariotto Orfini, zecchieri papali, nel cui palazzo, per le edizioni del Bruni e del Cicerone, risulta collocata la stamperia e nelle sottoscrizioni delle quali figura il nome di Emiliano, e di Evangelista Angelini per la Commedia dantesca (il suo nome figura nella sottoscrizione). Inoltre, è stata sottolineata la presenza nell’officina tipografica di due aiutanti: i fratelli Crafto e Stephan Arndes, passati poi a Perugia (Ricciarelli, 1970).
L’edizione di Cicerone fu condotta pagina per pagina su quella romana di Arnold Sweyhneim e Conrad Pannartz; il carattere utilizzato è un romano di varia misura: tali elementi rendono evidenti i rapporti dell’impresa con gli ambienti della città papale. La prima edizione a stampa della Commedia è un «monumento filologicamente e storicamente assai complesso, per l’alta, originale qualità tipografica, per i quesiti proposti dalla sua struttura codicologica, per l’interesse testuale» (Casamassima, 1972, p. 11); essa precede altre due edizioni dell’opera impresse a Venezia e a Mantova nello stesso 1472. Le varianti tipografiche che si evidenziano nei primi due fascicoli delle copie pervenute (ne sono note oltre 30 in collezioni pubbliche) possono far pensare a un aumento di tiratura in corso di stampa, ma resta non individuato il codice manoscritto utilizzato in tipografia, che Casamassima avvicina al Lolliniano 35, pergamenaceo della metà del XIV secolo, della Biblioteca del Seminario di Belluno.
La provenienza di Numeister dall’ambiente di Gutenberg e la testimonianza che a Foligno già nel 1463 siano stati attivi «Maguntini calligraphi» (Faloci Pulignani, 1900-01, pp. 286 s.) può far pensare che le origini della tipografia in Italia siano diverse da quanto solitamente vulgato circa il primato di Subiaco, cui certo spetta il primo libro con data espressa, nel 1465. Se non si può localizzare a Foligno, come fa Geldner, 1979, l’unicum del Frammento delle Meditazioni della passione di Cristo (Frammento Parsons-Scheide, conservato presso la Scheide Library di Princeton, Goff P-147), datato 1463, poiché la carta utilizzata nella stampa non è di produzione umbro-marchigiana, per un inizio precoce della stampa nel centro umbro restano la figura di Numeister e la sua attività, documentata però solo sette anni dopo, in questo operoso mercato garantito dalla fiera, dalle cartiere e dalle ampie relazioni commerciali del centro umbro con le Marche e Roma.
Probabilmente a causa di difficoltà economiche e finanziarie, o allo stesso venir meno degli aiuti dei ricchi e potenti Orfini, Numeister abbandonò l’Italia per tornare a stampare a Magonza nel 1479-80, ad Albi circa nel 1481-83, a Lione circa nel 1488-90.
Morì a Lione in estrema povertà nel 1512.
Fonti e Bibl.: A. Claudin, Les pélégrinations de N., compagnon de Gutenberg, en Allemagne, en Italie et en France (1463-1484), in Origines de l’imprimerie en Albi en Languedoc, Paris 1880; M. Faloci Pulignani, Notizie sull’arte tipografica in Foligno durante il XV secolo, in La Bibliofilia, II (1900-01), pp. 26-36, 216-219, 286 s.; Id., Le antiche cartiere di Foligno, ibid., XI (1909), pp. 102-127; T. Valenti, Un documento decisivo per il Dante di Foligno, in La Bibliofilia, XXVI (1924), pp. 131-142; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV. Jahrunderts in Auslande, München 1924 pp. 55-57; V. Scholderer, A supposed Foligno edition of 1474, inThe Library, s. 4, V (1925), pp. 169 s.; T. Valenti, Gli inizi della tipografia degli Orfini in Foligno (1470), prime ricerche d’archivio con un documento inedito, in La Bibliofilia, XXVII (1926), pp. 348-370; Londra, British Library, Catalogue of books printed in the XVth century now in the British Museum. Part VI, London 1930 (litographic reprint), pp. IX, 599 s.; R.A. Ketring, Johann Neumeister: An assistant of Johann Gutenberg?, in The Library Quarterly, I (1931), pp. 465-475; A. Messini, Per la storia della tipografia di Emiliano Orfini di Foligno (1470-1474), in La Bibliofilia, XLII (1940), pp. 203-207; Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia, I-VI, Roma 1943-81; E. Casamassima, L’edizione folignate della Divina Commedia (1472), in Bollettino della Deputazione di storia patria dell’Umbria, LVII (1965), pp. 214-255; G. Ricciarelli, I prototipografi in Perugia. Fonti documentarie, ibid., LXVII (1970), pp. 77-161; E. Geldner, Die deutschen Inkunabeldrucker. Ein Handbuch der deutschen Buchdruckerr des XV. Jaharhunders nach Druckorten, II, Stuttgart 1970, pp. 97-100; E. Casamassima, La prima edizione della Divina Commedia, Foligno 1472, Milano 1972; E. Geldner, Zum frühesten deutschen und italienischen Buchdruck [Mainz-Baiern-Foligno - Johannes Neumeister und Hulrich Han?], in Gutenberg Jahrbuch, 1979, pp. 18-38; A.M. Menichelli, Note in margine a una tipografia quattrocentesca, in Bollettino storico della città di Foligno, XIV (1990), pp. 199-226; M. Sensi, Umanesimo e imprenditoria nella Foligno del quindicesimo secolo, in Prima edizione a stampa della Divina Commedia. Studi, I, Foligno 1994, pp. 57-100; C. Schneider, Johannes Gutenberg e la strada verso la scoperta, ibid., II, ibid. 1999, pp. 18 s.; Gutenberg Aventur und Kunst, Mainz 2000, pp. 379-384; P. Scapecchi, “Io maestro G. N. opera dei”, in Rara volumina, 2002, pp. 543-564; P. Veneziani, Alle origini della stampa in Italia, in Prima edizione a stampa della Divina Commedia, III, Foligno 2004, pp. 7-31; P. Scapecchi, Foligno e l’introduzione della tipografia in Italia, ibid., pp. 45-51.