MUZIO, Giovanni
Architetto, nato a Milano nel 1893 ed ivi laureato in architettura nel 1915. Ufficiale durante la guerra mondiale, fu, a Milano, iniziatore e capo del movimento architettonico neoclassico del dopoguerra. Con il pittore Sironi promosse e ordinò le prime mostre fasciste all'estero: Colonia 1928, Barcellona 1929. Studioso di problemi urbanistici, vinse varî concorsi ed ebbe, nel 1930, la libera docenza in edilizia cittadina. Professore incaricato di urbanistica al politecnico di Milano e di ruolo per la composizione architettonica. Accademico di San Luca. Opere principali: a Milano: casa d'affitto in via Moscova (1923), Tennis Club Milano (1923-29), monumento ai Caduti in guerra (1928), palazzi e collegi dell'Università cattolica (1929-34), Palazzo dell'Arte (1933), Casa dei giornalisti (1936-37), Palazzo della cassa di Risparmio (1935-38); a Sondrio: Palazzo del governo (1935). Inoltre, numerose altre costruzioni civili e religiose a Milano, Campione, Sirmione, Lodi e attiva partecipazione alle principali manifestazioni d'arte: IV, V, VI Triennale d'architettura e d'arte decorativa.
Bibl.: P. Torriano, Muzio, Ginevra 1931; V. Cardarelli, e F. Reggiori, Architetture di G. Muzio, Milano 1936; A. D. Pica, Nuova architettura italiana, ivi 1936, pp. 46-47.