GIOVANNI MORO
Figlio di una schiava saracena, chiamato Moro per il colore della carnagione, G. era in origine uno dei servi di camera di Federico II. Divenuto custode della Camera personale dell'imperatore, occupò posizioni di grande rilievo e ricevette una baronia. La sua ascesa continuò sotto il regno di Corrado IV, quando divenne capo della camera regis, comandante della fortezza di Lucera e infine gran camerlengo del Regno. Secondo un cronista fu proprio G. a uccidere, per conto di Corrado, il giovanissimo Enrico, figlio di Federico II e di Isabella d'Inghilterra. Nel 1254, passato dalla parte di papa Innocenzo IV contro Manfredi, fu ucciso dai saraceni rimasti fedeli al re.