FERRARI (o Ferrario, o De Gradibus), Giovanni Matteo
Medico, nato a Grado verso la fine del Trecento, morto intorno al 1472; fu medico a Milano, poi professore a Pavia e medico di corte di Francesco Sforza.
Il F. ebbe fama d'insigne diagnostico. I suoi scritti contengono infatti osservazioni cliniche originali di grande interesse, descrizioni di casi esaminati molto attentamente e giustamente diagnosticati. Fu uno dei primi medici che fecero risaltare l'importanza degli studî anatomici per la medicina pratica. Il più celebre dei suoi libri è Practica vel commentarius textualis in IX Rhazis ad Almansorem, che contiene un commento al celebre libro del medico persiano Rhazes con l'aggiunta di molte osservazioni personali. Il libro fu cominciato a stampare a Pavia nel 1462 e finito nel 1471. Quest'edizione principe della Practica, rarissima, costituisce uno degli incunabuli più interessanti dal punto di vista bibliografico. Numerose furono le edizioni e le traduzioni di questa celebre opera.
Bibl.: G. M. Ferrari da Gradi: une chaire de médecine au XVe siècle (tesi della facoltà di medicina di Parigi, 1899); A. C. Klebs, The Practica of Gianmatteo Ferrari da Gradi, Editio Princeps, in Essays on the history of medicine, presented to Karl Sudhoff, ecc., Zurigo 1924.