Poeta italiano (Livorno 1851 - ivi 1922). Scolaro di G. Chiarini nel liceo di Livorno, studiò lettere a Firenze, senza però giungere alla laurea. Nel 1894, dal ministro F. Martini, fu nominato provveditore agli studî nella sua città natale. Poeta di facile e copiosa vena, accentuò del carduccianesimo le note storiche, patriottiche, celebrative, componendo quelle Rapsodie garibaldine (1899; ed. definitiva 1907) che gli procurarono largo plauso, ma che, in verità, hanno scarso valore artistico. Migliori altre poesie, di ispirazione fra amorosa e paesistica, che a volte raggiungono una loro freschezza popolaresca (ed. completa delle Poesie, post., 1923). M. ha lasciato anche diverse Prose (raccolta post., 1923).